Per analizzare i dati delle ultime elezioni amministrative di Messina non potevamo non chiamare Francesco Pira, professore associato di Sociologia e Direttore del Master in Esperto in Comunicazione Digitale all’Università di Messina. Di rientro da Tbilisi, dove è visiting professor, lo abbiamo voluto sentire. Proprio su queste pagine e proprio con il prof., infatti, abbiamo scoperto qualcosa in più de “Le regole del comizio perfetto” e approfondito gli argomenti centrali ed essenziali della comunicazione politica ed elettorale.
I giochi ormai sono fatti, c’è chi si lecca le ferite e chi festeggia: Federico Basile è il nuovo sindaco di Messina con il 45,56% di voti. Ma partiamo dai dati sull’affluenza, che rispetto al 2018, ha accusato un calo del 9,37%. Il 55,64% dei cittadini messinesi, chiamati al voto, si sono presentati alle urne. La parte mancate è divisa tra: chi ha scelto consapevolmente (o meno) di non eleggere la nuova Giunta comunale e chi, invece, si è ritrovato protagonista di disagi, cambi di seggi (evidentemente non comunicati prima) e lunghe file.
Elezioni Messina: affluenza alle urne
Prof. Pira, perché la gente non è andata a votare? «Da una parte è mancato l’appello ad andare a votare, dall’altra siamo di fronte a una percentuale di indecisi che non si sentivano rappresentati in termini di valori. Bisogna scegliere tra il votare con la pancia e votare perché c’è l’amico. Ma non è solo un problema messinese, ma italiano forse europeo e mondiale, basti pensare a cosa è successo in Francia e come ha vinto Macron, o all’America che vedeva competere 2 ultra settantenni. C’è crisi di rappresentatività. Vado a votare se credo in qualcosa che risponde alle mie esigenze valoriali. Poi i due schieramenti politici tradizionali (centrodestra e centrosinistra, ndr.) sono partiti molto tardi e quindi c’è stato un candidato (Basile) che per diversi mesi ha girato per i quartieri e ha fatto conoscere la sua proposta». (In foto il prof. Francesco Pira, autore di 4 volumi sulla comunicazione politica, l’ultimo “La net comunicazione politica”, Franco Angeli).
Vittoria al primo turno
La vittoria al primo turno di Basile ha sorpreso molti, e anche noi prof. (ora che è tutto finito) pensavamo si arrivasse a un ballottaggio: Basile – Croce. «Probabilmente gli elettori hanno gradito quello che lui ha fatto, perché è inconcepibile andare a votare per lo stesso schieramento del sindaco uscente se tu non sei contento di quello che c’è. È un’operazione in cui De Luca ha lanciato una persona completamente diversa dalla sua e ha ottenuto dei risultati incredibili in termini di comunicazione prima e consenso dopo.
De Luca – continua il prof. Pira – dà speranza alle persone e anche i risultati, con numeri pazzeschi, in provincia non può essere casuale la vittoria; perché non è possibile avere dei cloni, significa che c’è un gradimento dei cittadini nei confronti dell’Amministrazione. Per esempio, una cosa che secondo me molti cittadini hanno apprezzato è che ha pubblicato i sondaggi. I sondaggi insieme al sentiment popolare permettevano già di capire che avrebbe vinto. Cateno De Luca riesce a scardinare anche alcuni stili comunicativi in cui usa la verità e porta avanti gli argomenti a livello della signora Angelina. Sa usare l’arma dello storytelling l’unica vincente in questo momento. Penso alla narrazione sull’intelligenza della pecora o alla diretta mentre la mamma lava i piatti. Da questo punto di vista, è necessario riflettere sul fenomeno deluchiano».
Basile nuovo sindaco di Messina
Ma Basile secondo lei che sindaco di Messina sarà? «È troppo presto per dirlo, è un manager ed è fuori dalle regole politiche. Io sinceramente mi auguro che Messina possa esplodere di bellezza, lavorerei sulle nuove generazioni; perché la gente, dopo i due anni della pandemia, senza certezze, e adesso la guerra, ha bisogno di ritrovare serenità. Ecco se dovessi chiedere qualcosa a Federico Basile gli direi di riportare un po’ di equilibrio e serenità. Di far sognare i giovani. Qui ce ne sono tantissimi stupendi. Mi hanno intervistato giorni fa le ragazze e i ragazzi che preparano Koinè, il giornale del Liceo Maurolico. Stupendi e pronti ad essere vincenti. Facciamoli rimanere in questa città che amo e che ho sempre considerato una piccola Miami, ricca di tesori e di cultura»
Intanto lo scorso 13 giugno, da Piazza Duomo, Cateno De Luca ha dato il via alla campagna pre-elettorale dedicata alle elezioni regionali in Sicilia 2022.
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