Le regole del comizio perfetto, il prof. Pira: «Le elezioni sono il momento in cui la politica ascolta»

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Il nostro viaggio nel mondo della comunicazione politica ed elettorale prosegue, con la penultima puntata de “Le regole del comizio perfetto”, appuntamento in compagnia di Francesco Pira, professore di sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università di Messina; che ci permette di osservare i giorni che precedono le elezioni amministrative di Messina da un altro punto di vista.

Con un occhio analitico, infatti, abbiamo approfondito i temi che girano attorno alle campagne elettorali, locali e nazionali. In che modo funzionano i sondaggi, come si dovrebbe effettivamente comunicare agli elettori, e altri elementi che di rado vengono esplorati. In questa quarta (e punultima puntata) parliamo di “grandi temi”, come il Ponte sullo Stretto o Zona Falcata, ma anche dei tantissimi candidati al Consiglio comunale, e poi di ballottaggio: il grande buco misterioso delle elezioni amministrative di Messina, che alcuni temono e che altri, invece, augurano.

Verso le elezioni amministrative 2022

Prof. Pira, durante la campagna elettorale vengono “tirati fuori” i grandi temi, come il Ponte sullo Stretto, i trasporti e la riqualificazione della Zona Falcata, perché non si parla mai, invece, di argomenti più concreti come la pulizia delle strade o la spazzatura: temi più vicini all’elettorato? «È una campagna elettorale dai toni molto aspri. A tratti senza esclusione di colpi. I social network servono per attaccare senza esclusione di colpi l’avversario. È naturale che quando non si hanno risposte immediate è preferibile rilanciare spostando l’attenzione su macro questioni piuttosto che parlare dei problemi quotidiani. Ho visto che però i cittadini hanno fatto delle rivendicazioni precise e chiesto garanzie. È l’unico momento in cui la politica è disposta ad ascoltare».

Parliamo delle tante liste e dei tantissimi candidati al Consiglio comunale di Messina, il messaggio che passa non è: candidiamoci tutti, per avere più chance (detto in soldoni)? «Abbiamo già avuto modo di parlare nelle precedenti interviste della forte crisi di rappresentatività che c’è, non soltanto nel nostro Paese, e che spinge le cittadine e i cittadini a mettersi in gioco. Mi hanno detto che ci sono famiglie che hanno 3 candidati in 3 schieramenti diversi. Questo sicuramente fraziona tantissimo il voto. Ma anche sul piano della comunicazione dei singoli candidati non ho visto azioni che provocano sussulti. C’è molta omologazione e spesso si preferisce utilizzare tratti grafici già presenti in precedenti campagne e slogan “usati sicuri”. E questo poi fa scadere nella banalità. Anche l’utilizzo delle foto, molto fotoshoppate non aiuta a ritrovare poi nella realtà la candidato o il candidato che poi incontri per strada. Ma nell’era della vetrinizzazione è un prezzo da pagare. Spontaneità, creatività, estro, concretezza hanno lasciato il posto ad Avatar di candidati che volteggiano nel Metaverso e anche nell’Universo».

Secondo lei che idea si stanno facendo i cittadini di questa campagna elettorale? «Molti di loro sono ben orientati. Sanno chi votare e anche perché. La partita si gioca sugli indecisi e sui quelli adirati. La presenza di tanti candidati e tante liste, al primo turno, dovrebbe far registrare un’affluenza alta alle urne. Le cittadine e i cittadini, in un sistema ormai deideologizzato, votano la persona che conoscono, al Consiglio comunale o al quartiere, e il candidato sindaco che ispira di più. Come canterebbe Franco Califano “il resto è noia”».

Manca pochissimo al voto, alcuni parlano di ballottaggio. Ma come si fa a prevederlo? «Mi sembra una previsione che non trova consistenza. Nessuno schieramento politico ha ufficialmente mostrato i sondaggi che ha a disposizione. Quelli che sono circolati, considerato che la forchetta vedono sempre un margine positivo o negativo del 2% potrebbero anche far pensare ad altro. Ma i sondaggi, come ho sempre detto e scritto, fotografano il momento e tutto può cambiare. Ripeto è una partita in cui gli indecisi hanno un ruolo determinante. I sondaggi che sono girati danno indicazione molto chiare. Ma sono intenzioni di voto, non persone che votano dentro le urne». Il nostro coutdown procede, alle elezioni amministrative di Messina 2022, mancano 12 giorni.

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