Si è tenuta ieri mattina, davanti all’ingresso dell’ex ospedale Regina Margherita, la presentazione della lista alla V Municipalità a sostegno del candidato sindaco Gino Sturniolo. «L’obbiettivo centrale di “Messina In Comune” è mettere al centro del dibattito politico la riappropriazione degli spazi pubblici e di forme di controllo diretto della gestione della “cosa pubblica”. La nostra lotta nella V Circoscrizione è centrale, in quanto rappresenta una delle zone più popolate della città, vittima delle forti contraddizioni delle amministrazioni precedenti. Soprattutto nei rioni dove sacche di povertà sono esplose in vere e proprie emergenze sociali». Così Ivan Calì, candidato alla presidenza della V Municipalità con la lista “Messina In Comune”.
«Definiamo la V come il “secondo centro” urbano della città, quello maggiormente aggredito dalle politiche di abbandono e privatizzazione degli spazi collettivi – sostiene Calì. Molti sono i luoghi che rappresentano questo scempio: l’ex’Ospedale Regina Margherita, gli spazi sociali al Villaggio Matteotti, i forti Umbertini, la Badiazza, le villette comunali, l’ex Baby Park, il lungomare vittima dell’erosione costiera e gli immensi spazi verdi di cui disponiamo. Su tutti, la mancanza di un presidio sanitario adeguato, è quella che fa più male alla collettività di questa zona della città. Il Regina Margherita è stato, con alterne vicende, per oltre 110 anni, l’ospedale al servizio dei quartieri popolari e dei villaggi della zona nord di Messina, nonché dei comuni vicini della provincia».
«La città soffre di carenze strutturali di presidi sanitari, e quelli esistenti sono iniquamente suddivisi, essendo tutti collocati nel centro cittadino (l’Ospedale Piemonte, l’IRCSS Bonino Puleio, il Policlinico Universitario) e nella zona Nord (Iomi, Papardo) – evidenzia il candidato alla presidenza della V Municipalità. Pertanto indiciamo, in questo luogo così simbolico, la conferenza stampa di presentazione della squadra per la Circoscrizione e la discussione pubblica del programma. Intendiamo intervenire su tutti gli spazi privati alla cittadinanza e aprire spazi di discussione politica e autogoverno che vigilino e regolino l’agire delle prossime amministrazioni. Immaginiamo insieme una città diversa, cominciando dai territori», conclude Ivan Calì.
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