Trasferta palermitana per Cateno De Luca. Nel corso di un incontro con la stampa, l’ex sindaco e a breve probabilmente consigliere comunale di Messina, ha commentato i risultati delle elezioni a Messina e puntato il dito contro Nello Musumeci, suo contendente alla presidenza della Regione Siciliana: «Sinceramente – afferma – spero che la sua candidatura sia confermata. Sono però certo che presto anche Giorgia Meloni lo abbandonerà al suo destino».
Ore concitate a Messina e nel resto della Sicilia. In attesa dell’esito definitivo dello scrutinio, Cateno De Luca annuncia una possibile visita alla città dello Stretto da parte del leader della Lega Matteo Salvini e commenta quelle che, per lui, saranno le conseguenze dei risultati elettorali raggiunti lo scorso 12 giugno 2022 da Sicilia Vera. «Il risultato raggiunto – dice De Luca – apre a nuovi scenari. In queste ore mi stanno chiamando in molti. Anche il presidente dell’assemblea Gianfranco Miccichè mi ha cercato, ma non ci siamo ancora sentiti. So che il dato di Messina segna il destino di Musumeci. Sinceramente, afferma De Luca, spero che la sua candidatura sia confermata. Sono però certo che presto anche Giorgia Meloni lo abbandonerà al suo destino. Sicilia Vera si sta preparando per affrontare questa nuova battaglia che mira a dare la spallata finale alla banda bassotti della politica. Stiamo lavorando ad un nuovo modello politico, in particolare con Dino Giarrusso condividiamo l’idea di un nuovo movimento meridionalista. A Dino riconosciamo il merito di aver contribuito a smascherare il movimento 5 stelle».
Interrogato dai giornalisti, Cateno De Luca ha poi parlato del rapporto con la Lega, in consiglio comunale con Prima L’Italia al fianco di Basile: «Prima L’Italia e Matteo Salvini – conclude l’ex sindaco di Messina – hanno contribuito al raggiungimento del 40%. Salvini ha compreso il progetto di Messina e molto probabilmente sarà presente domenica, ovviamente prima dovrà chiedermi scusa per quanto detto in occasione del mio arresto. So che era stato tratto in inganno da alcune affermazioni che gli avevano riferito, ma non torno indietro su questo aspetto perché nella vita prima di essere politici bisogna essere uomini».
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