Giornata di presentazioni ufficiali per Gino Sturniolo, il candidato sindaco di Messina in Comune, l’unica lista civica a suo sostegno che ha annunciato oggi tutti i nomi dei candidati al Consiglio Comunale. L’ex consigliere, appoggiato, tra gli altri, da Potere al Popolo, Rifondazione Comunista e altre forze della sinistra radicale, ha voluto precisare che l’inizio ufficiale della campagna elettorale non coincide in realtà con il 6 maggio 2022.
«Noi siamo in campagna elettorale da un bel po’. Peraltro siamo prevalentemente degli attivisti e quindi siamo in campagna elettorale tutti i giorni» ha affermato infatti prima di presentare uno a uno tutti i candidati alla Libreria Mondadori di fronte a Palazzo Zanca.
Quali le questioni fondamentali per Messina in Comune? «Prima di tutto la partecipazione – osserva il candidato sindaco. Le questioni amministrative non devono essere date ai professionisti. Pensiamo che la decisione politica debba essere costruita nella città ed è necessario che ci siano luoghi e dispositivi regolamentari che consentano la formazione di questa decisione. Piuttosto che pensare a opere devastanti, bisogna pensare a una città dell’accoglienza».
«Poi – prosegue – la questione dei servizi che il comune deve dare: il Comune non può dare servizi senza lavoratori, che in questi anni sono stati falcidiati. Negli ultimi dieci anni si sono persi 700 posti di lavoro diretti, più altri nelle partecipate e altri ancora nelle attività (appalti, iniziative) che il Comune intrattiene con società private. È necessario tornare ad assumere e a spendere soldi pagati in stipendi».
Quale sarebbe il primo atto di Gino Sturniolo nel suo primo giorno da sindaco di Messina? «Nel momento in cui divento sindaco – annuncia – io chiamo tutte quante le istituzioni, partiti, amministrazioni locali, consigli comunali, sindacati e dico questo: siccome per realizzare opere pubbliche mediamente ci vogliono 15-20 anni e questo non potrà essere fatto dalla mia amministrazione, io proporrò a tutti di discutere e capire quali possono essere le cose buone da fare tutti insieme. Su quelle cose prendere un impegno e non farsi la guerra. Dopodiché, su tutto il resto si fanno le battaglie politiche, ma noi certamente non siamo persone che hanno paura di scontrarsi».
Il programma di Messina in Comune per Gino Sturniolo sindaco
Pubblicato anche il programma elettorale – lungo circa trenta pagine – di Messina in Comune. Il primo punto? L’opposizione al Ponte sullo Stretto: «La nostra idea di città è totalmente incompatibile con la realizzazione del ponte sullo Stretto, che arrecherebbe devastazione ambientale, caos urbanistico, disgregazione sociale e territoriale e rischio d’infiltrazione mafiosa, oltre a essere un primario obiettivo di attacchi terroristici e militari».
Sull’economia, invece, Sturniolo si scaglia contro il «pensiero unico dell’austerità», criticando la «gestione neoliberista dello Stato». «La Sicilia – si legge nel programma – è una delle regioni che ha subito in maniera più accentuata i contraccolpi delle politiche liberiste, ed è infatti quella con il maggior numero di Comuni in dissesto o predisposto. Occorre costruire una rete di Comuni per rivendicare dallo Stato centrale e dalla Regione più autonomia finanziaria e più trasferimenti, come corrispettivo dei maggiori servizi da erogare per colmare i vuoti lasciati dall’intervento statale. Chiediamo allo Stato di trasferire una quota maggiore di ricchezza agli enti locali».
Proposte approfondite per quanto riguarda l’ambiente, con il “Piano Colline” da affiancare al PRG per programmare la difesa del suolo e la regolazione delle acque, e il “Piano Forestale”, per rendere operativo il catasto degli incendi. Attenzione posta anche su tutela delle spiagge, cura degli animali, energia rinnovabile e mobilità urbana.
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