Messina. Sabato 10 febbraio, alle ore 16.00, gli studenti membri del collettivo “Studenti indipendenti Unime” scenderanno in piazza, di fronte a Palazzo Zanca, per manifestare la propria solidarietà alle vittime di Macerata e condannare ogni forma di razzismo e xenofobia.
Sulla pagina Facebook del collettivo, gli studenti spiegano le motivazioni della loro scelta, in contrasto con quanto richiesto dal sindaco di Macerata, Romano Carancini, che ha voluto l’annullamento delle manifestazioni previste nel comune marchigiano. L’appello del Primo Cittadino è stato motivato dalla volontà di evitare ulteriori tensioni e accompagnato dall’invito a mostrare la propria solidarietà con azioni individuali, come l’accensione di una candela sul davanzale della propria finestra.
«Sebbene a livello nazionale Anpi, Libera, Arci, Cgil – spiegano gli studenti messinesi – abbiano scelto di accogliere l’appello del Sindaco di Macerata, noi come collettivo indipendente abbiamo deciso comunque di attivarci per rendere umana solidarietà alle vittime di attacchi razzisti e xenofobi».
«I recenti fatti di Macerata – aggiunge il collettivo – hanno reso evidente come i sentimenti xenofobi e neofascisti siano sempre più radicati in alcune frange della società. Quanto avvenuto non rappresenta di certo una novità, viste le continue aggressioni contro migranti e centri di accoglienza, verificatesi con frequenza sempre maggiore negli ultimi mesi. Anzi, rischia di rappresentare la base per lo sviluppo di ulteriori tensioni e violenze future. Si sta creando una spaccatura sociale che potrebbe divenire insanabile».
Questi i motivi del presidio organizzato dagli studenti, che si pongono l’obiettivo di creare una rete per discutere quali possano essere i mezzi informativi, le attività educative e gli strumenti legislativi più adatti ed efficaci per contrastare questo riemergere di sentimenti di odio xenofobo e razzista.
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