E’ tempo di saluti per l’ormai ex direttore generale dell’Atm, Giovanni Foti, che lascia Messina dopo tre anni di lavoro, da molti giudicati positivamente. Da tempo l’amministrazione comunale ha attaccato all’azienda dei trasporti l’etichetta di fiore all’occhiello, grazie ad un percorso basato sullo sfruttamento delle risorse, sul recepimento di fondi e sull’aumento del parco mezzi.
Proprio quest’ultimo punto è il risultato che Foti e l’amministrazione comunale tendono a mettere maggiormente in evidenza, il punto di rottura tra il passato ed il presente. I primi arrivi risalgono all’estate del 2014, frutto dell’accordo con la GTT, la società di trasporto pubblico del Comune di Torino, fino all’arrivo, datato dicembre 2015, dei 17 nuovi bus.
E qui, Foti inizia a mostrare tutti i frutti del proprio lavoro: “Il chilometraggio dei bus è aumentato del 105% rispetto al 2013 – ha dichiarato Foti – solo nel 2016 i nostri mezzi hanno percorso 4 milioni di chilometri mentre la qualità del servizio è aumentata del 96%, questo vuol dire che c’è uno scarto davvero minimo tra le corse programmate e quelle effettuate. Abbiamo fornito un servizio essenziale che prima i cittadini non avevano a queste condizioni, lo testimoniano i 10 milioni di viaggiatori del 2016 contro i 3 milioni del 2013. C’è da segnalare un netto aumento degli abbonamenti e delle vendite di gratta e sosta. Il personale? Quando sono arrivato i dipendenti erano 584, adesso sono 514, abbiamo aumentato l’efficienza ed anche lo spirito di appartenenza all’azienda”.
Foti, dunque, va via senza rimpianti. Gli abbiamo chiesto se va via con qualcosa di non fatto, ecco la risposta: “Si può sempre fare di più, ma sinceramente credo che in un lasso di tempo così ristretto fosse difficile ottenere dei risultati diversi. Quando sono arrivato c’era un continuo via vai dalla direzione, chiunque entrava e chiedeva qualcosa mentre l’azienda andava a picco. Adesso si è ricevuti solo tramite appuntamento”.
Visibilmente commosso e soddisfatto anche l’assessore alla Mobilità, Gaetano Cacciola: “La situazione dell’Atm era nota a tutti. Adesso raccogliamo i frutti di 3 anni di lavoro, quando ci siamo insediati c’erano 15 mezzi ed un personale completamente motivato. Abbiamo collaborato con grandi aziende come la Gtt di Torino, la città adesso può usufruire di un servizio degno”.
L’ultimo “regalo” dell’era Foti alla città è l’app My Atm. Si tratta di un prodotto interamente creato dalla società dei trasporti, che è scaricabile dai classici store: App Store, google Play e Windows Phone. L’app è suddivisa in sette aree dedicate a bus e tram, grazie alle quali si potranno scoprire gli orari d’arrivo dei mezzi, eventuali interruzioni di servizio, i punti di vendita di titoli di viaggio più vicini e persino la geolocalizzazione, attraverso il sistema GPS, della fermata più vicina, inserendo il numero della corsa che si deve prendere. Insomma l’era Foti si conclude con la classica ciliegina sulla torta.
Antonio Macauda
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