Nautico Caio Duilio: fare Scuola è ‘gioco’ che istruisce e diverte. “Rischiatutto” tra i banchi

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Cronaca di un giorno di scuola trascorso in una ‘Scuola diversa’, dove si fonde la didattica con il gioco; l’istruzione con il coinvolgimento dello studente; l’essere docente con l’essere amico, complice, compagno d’avventura. E’ accaduto all’Istituto Nautico Caio Duilio di Messina, e ce lo raccontano, questo giorno speciale, con estrema leggerezza, eccellente capacità narrativa e perfetta sintesi, gli studenti della 5H del Caio Duilio:

“Ai tempi scolastici di cooperative learning, peer to peer, U.d.A., didattica web, ci si chiede come sia venuto in mente al nostro docente di macchine scegliere il Rischiatutto, famoso telequiz degli anni ’70 condotto da Mike Bongiorno, come strumento per la verifica degli apprendimenti.

Prima dell’inizio, il professore aveva chiarito a tutti noi che il gioco, oltre a farci trascorrere un pomeriggio divertente tutti insieme, sarebbe stato utile a suggerire eventuali strumenti di aiuto e di rinforzo, poiché una valutazione alternativa verifica competenze, non conoscenze. Il Rischiatutto, con tali premesse e con tanto di manifesto locandina, si è così tenuto giovedì 2 marzo, alle 14:30, negli studi – scusate – nella sala docenti del nostro istituto. Dopo l’invito a “dar fiato alle trombe”, il prof. Romano ha indossato convintamente le vesti di Mike Bongiorno per condurre il suo gioco-verifica. Al suo fianco, con tanto di carpettina, la prof.ssa Mondello, sua valletta, nonché docente di lettere. Sembrava defilata, ma era vigile nel suo compito di notaio, la prof. Dardanelli; a coordinare il gioco, e con più note di merito per la perfetta regia, c’era la prof.ssa Boccanera.

Tre le squadre in gioco, fortissime, composte da dieci studenti scelti delle quinte F, G e H. Ogni gruppo, per niente intimorito, sosteneva il suo capitano che, pronto a premere il pulsante per illuminare le postazioni “casalinghe”, prenotava le materie del tabellone, cioè Italiano, Storia, Matematica, Navigazione, Macchine e Diritto. Il capitano, forte dell’aiuto della sua squadra, dava le risposte che a volte facevano esultare per la vittoria, altre invece alimentavano mugugni o brontolii per la sconfitta. Qualche “falso contatto” nel circuito delle prenotazioni (ma solo uno-due…), ha montato una “allegra protesta”, subito sedata grazie all’intervento del notaio e all’abilità del prof. Romano/Bongiorno.

Era forte il coinvolgimento dei nostri professori-conduttori, tentati “per affetto” a darci l’aiutino, mai pervenuto però, perché il fairplay è stato il principio alla base del gioco. Abbiamo sentito il senso di appartenenza alla nostra classe che, da gruppo, è diventata squadra che voleva vincere. È stata un’esperienza davvero coinvolgente, un modo alternativo di fare scuola e di verificare quanto abbiamo imparato nel corso di questo quadrimestre. A proposito, dimenticavo: il risultato finale è pervenuto, ma è ininfluente. Abbiamo vinto tutti, compresi i nostri professori”.

Classe 5H

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