Poteva essere, ma non è. Poteva essere un’occasione per svegliare Messina dal torpore e dal piattume generale, almeno a Natale. Stiamo parlando del progetto natalizio che qualche tempo fa avevano presentato da Lello Manfredi, di Sud Dimensione Servizi, e Confesercenti, e che si sarebbe dovuto realizzare sia all’interno del Teatro, che all’esterno, nel piazzale antistante e nelle strade limitrofe. Ma niente da fare: sia l’Ente Teatro che il Comune, in coro, hanno detto no.
All’interno del Teatro, l’idea di Manfredi e Confesercenti era di creare una serie di eventi quasi interamente finanziati da privati, tra cui la proiezione di film natalizi, in collaborazione con Sky, alcuni concerti, un cenone di fine anno, la “Stanza di Babbo Natale”, per i più piccoli, e una raccolta di doni per i meno fortunati. All’esterno, invece, doveva sorgere un vero e proprio villaggio natalizio: tipiche casette in legno con oggetti artigianali, degustazioni di prodotti locali a cura del circuito slow food, tanto cioccolato modicano e una pista di pattinaggio su ghiaccio. E pensare che proprio la pista era già in fase di allestimento, ma oggi è arrivato lo stop. Tutti fermi, abbiamo scherzato, non se ne fa più niente.
Non si conoscono i motivi per cui il Cda del Teatro abbia rigettato la proposta, mentre c’è maggiore chiarezza sul no di competenza comunale. Secondo il regolamento, infatti, in alcune aree del centro storico non si possono tenere mercati o effettuare vendita di prodotti. Probabilmente sulla scia dell’esperienza di qualche anno fa a Piazza Duomo, quando fu approntato una specie di bazar in cui si vendeva di tutto, dai materassi alle padelle, Palazzo Zanca ha deciso di porre un freno a questa tendenza. Nel caso specifico non si sarebbe trattato di uno squallido mercatino di infima categoria, ma la burocrazia elefantiaca ha vinto. E’ necessario infatti apportare una modifica del regolamento vigente, che deve passare in Consiglio Comunale. Non ci sono più i tempi e il progetto va in fumo. I mercatini natalizi, artigianali e realizzati con gusto non si possono realizzare, dunque, mentre nel fine settimana proprio in pieno centro storico vengono allestite innumerevoli bancarelle che ospitano cianfrusaglie di ogni genere sotto gli occhi di tutti. Quelle vanno bene, ci chiediamo?
Amareggiato, il presidente di Confesercenti Alberto Palella, che aveva sposato il progetto: ” A Messina anche le idee più innovative e praticamente a costo zero per le Istituzioni, vengono bloccate dalla burocrazia. E’ sicuramente un’occasione persa per regalare alla città uno spazio da vivere in un clima natalizio e festoso”.
Messina sembra proprio dedita all’autolesionismo. Facciamoci del male, rimaniamo nel letargo di una città depressa.
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