Movimento Consumatori del Sud: “La Tari va sospesa e ricalcolata”

Pubblicato il alle

2' min di lettura

Sospendere il pagamento della Tari e ricalcolare le tariffe tenendo conto solo dei costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti. E’ quanto chiede il Movimento Consumatori del Sud all’amministrazione comunale, tramite un documento ufficiale inviato anche al prefetto.

“La situazione della raccolta rifiuti – spiega Michele Di Pietro –  e’ stata alquanto problematica nel corso della fine del 2014 e per tutto il 2015, lasciando più volte tonnellate di rifiuti riversati nella strada sia in zone centrali sia nelle periferie. A ciò si è aggiunta una situazione drammatica e di degrado dei cassonetti che non venivano sanificati e puliti secondo quanto prescritto della normativa vigente. Alcune scelte del passato, oggi oggetto di attività giudiziaria e di inchieste, hanno fatto lievitare i costi di un servizio che è  diventato sempre meno efficiente e consono al decoro ed alla salubrità cittadina, facendo aprire interrogativi sull’uso di mezzi privati per il trasferimento in discarica dei rifiuti a cui la città di Messina e’ costretta , anche per l’uso ridotto della piattaforma di trasferenza e di preselezione di Pace”.

Il Movimento richiama inoltre il Comune per presunte inadempienze amministrative. “Il Comune non si è  adeguato ai termini imposti  dal decreto Ronchi che prevedeva la raccolta differenziata al 65%, tale che il costo per il cittadino la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, che con la legge sui tributi comunali , Tari Tasi Imu, sono a suo completo carico (Tari), siano ridotti al minimo e comunque parametrati ad un effettivo servizio di Raccolta e Smaltimento”.

“Le gravi manchevolezze da parte di questo Comune nello svolgimento dei servizi in parola, le evidenti inadempienze e l’insufficienza della qualità del servizio posto in essere rendono irragionevole la tariffa applicata nella determinazione del tributo come meglio indicato in oggetto, circostanza questa  che, considerata contestualmente alle evidenti discrasie che emergono dai prospetti economici-finanziari sopra analizzati, legittimano una richiesta di rimodulazione delle tariffe applicate”.

 

 

(245)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.