Regolamento impianti pubblicitari, si teme una pioggia di ricorsi

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La delibera per il nuovo regolamento degli impianti pubblicitari è ancora incompleta. La presidente della nona Commissione Maria Perrone ha chiesto la sospensione dell’atto ancora privo del parere (non vincolante ma obbligatorio) delle Circoscrizioni. Ennesimo capitolo di una vicenda spinosa che ha provocato un’enorme danno erariale al Comune.

Dalla seduta odierna della Commissione Regolamenti è emerso il timore di una pioggia di ricorsi da parte degli operatori pubblicitari che fino ad ora hanno pagato attenendosi al parametro dei metri lineari imposto dal regolamento del 2011. La volontà dell’amministrazione, confermata dall’assessore Eller oggi in commissione, è quella di adeguarsi alla sentenza del 2014 del Cga che “suggerisce” il passaggio al metro quadro come parametro di valutazione per la tassa.

Questo perchè, come per il regolamento Cosap per l’occupazione del suolo pubblico per i commercianti, si vuol far passare il principio del “pagare meno, affinchè paghino tutti”, visto che allo stato attuale solo il 15% degli operatori sono in regola con i pagamenti. Inoltre rimane in piedi anche il problema della riscossione delle tasse che spettano all’ente, con la quantificazione dei contenziosi che con il passare del tempo si fa sempre più difficile.

Durante la seduta, i consiglieri hanno anche chiesto all’amministrazione come mai il Piano per gli Impianti Pubblicitari non sia ancora entrato in vigore, senza però ricevere risposta e così rimane ancora disatteso un atto che stabilisce parametri importanti sul dove e come far sorgere gli impianti.

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