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I consiglieri lamentano: «L’Amministrazione Comunale “tace”. Perché?»

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palazzozanca«Il diritto dei Consiglieri a ricevere risposte e informazioni dagli Uffici e dagli Enti comunali è sancito dall’art. 24 dello Statuto comunale». È quanto evidenziano con forza i consiglieri Comunali Carmelo Conti, Gaetano Caliò, Antonino Restuccia e Antonino Carreri, i quali lamentano il mancato riscontro da parte dell’Amministrazione Comunale che,  in diverse occasioni, hanno interpellato attraverso una serie di interrogazioni a risposta scritta. «Interrogazioni alle quali — dicono — l’Amministrazione ha l’obbligo di rispondere nei termini stabiliti dalla legge». L’articolo 24 a cui si fa riferimento recita: «Quando i Consiglieri proponenti richiedono risposta scritta, la stessa viene data dal Sindaco entro dieci giorni dalla richiesta, salvo i casi d’urgenza, e la interrogazione non viene iscritta all’ordine del giorno del Consiglio». Gli stessi consiglieri elencano una serie di casi in cui hanno inviato al Commissario straordinario, Luigi Croce, delle formali interrogazioni a risposta scritta: Il 2 Ottobre 2012 “Discarica di Pace”; Il  7 Novembre 2012 “Sospensione del servizio “Assistenza e trasporto per i portatori di handicap nelle istituzioni  scolastiche”; Il 27 Novembre 2012 “Sospensione del servizio trasporto per portatori di handicap ai centri occupazionali – riabilitativi”; Il 18 Gennaio 2013 era stata presentata all’Amministrazione formale interrogazione a risposta scritta avente ad oggetto: “Manutenzione del verde nei cimiteri comunali”; Il 15 Marzo 2013 è stata presentata al Commissario Straordinario, Luigi Croce, una formale interrogazione a risposta scritta sulle “Inadempienze delle cooperative sociali ”. A distanza di sei mesi dalla presentazione della prima interrogazione sono ancora in attesa di risposte che tardano ad arrivare. « I Consiglieri — scrivono in una nota — rappresentano la cittadinanza e pertanto una mancata risposta alle loro interrogazioni è da interpretare a tutti gli effetti come una mancata risposta alla cittadinanza». Alla luce di ciò,Conti, Caliò, Retuccia e Carreri chiedono all’amministrazione Comunali di esplicitare i motivi di questa mancate interlocuzione. «Se, infatti, appare ovvio che l’Amministrazione non sia tenuta a rispondere positivamente a ogni interrogazione posta dai Consiglieri, è altrettanto palese che una risposta, di qualsiasi segno essa sia, è necessaria non tanto e non solo per questioni di correttezza istituzionale, ma per chiarire le linee di indirizzo del Governo cittadino e orientare così al meglio l’azione dei Consiglieri».

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