Presentato, questa mattina, in Conferenza stampa, nei locali dei Salesiani, il progetto “Io Volo. Io Volontario” sostenuto dalla Fondazione “Con il Sud”, con il CePAS come associazione capofila e come partner Avulss, Telefono Amico, Dipartimento economico “Pareto” (Università di Messina) e Oratorio Salesiano di Messina. Il Progetto intende valorizzare e potenziare la rete costituita tra le associazioni di volontariato Cepas, Avulss e Telefono Amico insieme con l’Oratorio Savio e il Dipartimento “W. Pareto” di Economia, Statistica, Matematica e Sociologia dell’Università di Messina, già esistente e attiva da diversi anni sul territorio, al fine di qualificare, motivare e dotare di nuovi strumenti e tecniche di servizio attivo i volontari già aderenti alle associazioni e di stimolare nei giovani il senso civico e la partecipazione attiva. Il Progetto prevede quattro momenti articolati e orientati alla formazione di volontari impegnati come presenza attiva nella città.
Se don Romeo, presidente del CePAS, ha sottolineato l’importanza del valore politico del volontariato, in qualità di spinta e forza innovativa che funga da stimolo per le istituzioni, Enza Sofo, vicepresidente CePAS, ha sottolineato «il valore della rete e dell’azione volontaria in sinergia, nell’ambito di un progetto che punta alla qualificazione del volontariato delle associazioni mediante azioni formative (prima azione), all’educazione all’ascolto (seconda azione), a giovani e volontariato (terza azione) e a promuovere l’integrazione di studenti italiani e immigrati abilitandoli alla partecipazione sociale e alla cittadinanza attiva attraverso processi di peer education (la quarta azione), ovvero educazione alla pari». Sull’importanza della collaborazione fra soggetti associativi diversi, per rafforzare la cultura del volontariato e l’impegno per far crescere le comunità, si sono soffermati anche Lo Jacono (Avulss) e Marino (Telefono Amico). Il volontariato rappresenta una condizione essenziale per «lo sviluppo della società civile e per il consolidamento della vita democratica» perché ha come base e fondamento la cultura della gratuità ed è orientato al raggiungimento dei principi di solidarietà e giustizia sociale, al rispetto dei diritti di ognuno e di tutti, alla cittadinanza attiva e responsabile.
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