Asilo nido Camaro: ritardi inserimenti nuovi iscritti. Gioveni annuncia le dimissioni da Presidente del Comitato di Gestione

Pubblicato il alle

2' min di lettura

Libero GioveniNulla di fatto ancora per l’inserimento dei nuovi iscritti, in lista d’attesa, nell’asilo nido di Camaro. Il Consigliere della III Circoscrizione, Libero Gioveni, si chiede cosa “bolle in pentola” e Consigliere preannuncia di rassegnare le dimissioni da Presidente del Comitato di Gestione dell’asilo nido di Camaro se il Dipartimento servizi sociali non provvederà immediatamente ad inserire i nuovi aventi diritto. «Ci sono soltanto 10 bambini su 21 posti disponibili (che potenzialmente ne potrebbe anche accogliere 50) — lamenta il Consigliere —. Una graduatoria ferma al palo da 3 mesi — spiega Gioveni — con 48 pargoli in lista d’attesa e con i primi 11 che scalpitano a fare il loro primo ingresso, che sarebbe dovuto avvenire già il 2 gennaio scorso a seguito di regolari istanze presentate nel mese di ottobre». Questa situazione in stallo comporta disagi alle famiglie, private di un servizio prezioso sotto il profilo sociale e pedagogico, al personale che, seppur operante, naviga nell’incertezza di un futuro «per il quale — insiste Gioveni — ufficialmente ancora Palazzo Zanca non si è espresso, se non con proroghe che verranno concesse mese dopo mese». Già, qualche settimana fa, anche nelle vesti di Presidente del Comitato di Gestione della struttura, aveva lanciato l’allarme sui ritardi negli inserimenti dei nuovi iscritti. «L’incognita che ancora grava sull’ormai certo aumento delle rette per il mantenimento dei piccoli ospiti nella struttura — evidenzia Gioveni — non può rappresentare un comodo alibi per lasciare e accettare passivamente questi “tempi morti” certamente nocivi ad un servizio pagato con soldi pubblici». «Non è affatto tollerabile — insiste indignato il consigliere — accettare di inserire i bambini aventi diritto ad anno ampiamente iniziato con tutto ciò che questo negativamente comporta sotto il profilo pedagogico, sociale e, perché no, anche occupazionale, così come non può che risultare deleterio per le casse di Palazzo Zanca ritardare ancora dei nuovi ingressi che, sommati a quelli degli altri due asili nido di Giostra e San Licandro, avrebbero certamente fatto incassare nuove e preziose risorse economiche alla comunità messinese». 

(112)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.