“Lo stato di agitazione del personale della Camera di Commercio, rispetto alla battaglia intrapresa dalle associazioni datoriali che vogliono preservare l’indipendenza dell’Ente camerale, non interromperà il percorso intrapreso e segnato dalla volontà del governatore Rosario Crocetta di insediare il Consiglio camerale. Voglio tranquillizzare i dipendenti perché la nostra battaglia è anche funzionale alla salvaguardia delle rispettive posizioni lavorative. Tuttavia, non va perso di vista l’obiettivo principale della nostra battaglia che è quello di preservare il tessuto produttivo della nostra provincia e, in modo particolare, gli imprenditori che, in fondo, sono i veri datori di lavoro dei dipendenti dell’Ente camerale. Gli stessi, del resto, non possono essere le vittime di un disegno strategico tendente a spostare il governo della nostra economia a Catania. La protesta, tuttavia, rafforza la nostra battaglia che è rivolta al mantenimento del fondo perequativo mediante un emendamento alla legge che è in discussione al Senato e che prevede l’estensione del beneficio del fondo alle Camere di Commercio delle città metropolitane. In conclusione, siamo dalla parte dei lavoratori e siamo certi che insieme salveremo la nostra Camera di Commercio”.
Così Carmelo Picciotto, presidente di Confcommercio Messina.
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