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Atm. Fermento tra i lavoratori

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linea 79  1 I lavoratori dell’Atm denunciano la precaria situazione lavorativa che sono costretti ad affrontare ogni giorno nella qualità di dipendenti di un’azienda ormai in crisi da tempo.

Si fa portavoce di ciò il segretario aziendale, Carmelo Altadonna, che  in una lettera lamenta “la mancata retribuzione degli impiegati. Alla luce di quanto appreso, si sottolinea l’urgente necessità di fare chiarezza sulla vicenda in quanto, il perdurare dello “status quo”, rappresenta motivo di forte preoccupazione per i lavoratori  anche e soprattutto per i prevedibili negativi effetti  futuri che tale vicenda possa innescare”.

“Inoltre, − aggiunge il segretario − con la nota del 29 gennaio si inviava l’ennesima richiesta di impiego di tutti i lavoratori “contrattisti”, provenienti dal bacino “Ex L.S.U.”, a 39 ore settimanali (Full Time), ma riscontriamo che in modo unilaterale e senza alcuna concertazione solo per alcuni di essi sono stati predisposti turni di servizio che prevedono un innalzamento del monte ore lasciando inalterati i turni degli addetti alla vendita di biglietti amplificando in modo esponenziale il malcontento e generando ennesima discriminazione tra gli stessi lavoratori”.

In più, “non sono state ancora riconosciute e liquidate le somme derivanti da scatti di anzianità e/o parametrali maturati dai dipendenti, nonostante innumerevoli richieste e solleciti, a tal proposito ribadiamo il nostro convincimento dell’inapplicabilità della Legge 122/2010. ai dipendenti ATM”.

“La Direzione Generale – afferma − elude sistematicamente qualsiasi richiesta d’incontro sottraendosi al confronto imponendo d’imperio le proprie decisioni sconfessando, di fatto, quanto sancito dal C.C.N.L. in materia di relazioni industriali”.

“La Direzione Generale con la Gestione Commissariale insiste − prosegue −, ancora una volta, ad esitare atti e delibere  relative alla gestione del personale ed alla attribuzione di parametri superiori,  che poco o nulla hanno a che spartire con i criteri di trasparenza e merito, avallando di fatto il proliferare di nuovi contenziosi. A tal proposito si chiede l’immediata revoca degli ordini di servizio N° 130 del 18.12.2014, N° 20 e 22  del 12.02.2015 in quanto a nostro giudizio sono precursori di nuovi contenziosi e consequenziali quanto evidenti riflessi negativi tali da rasentare il danno erariale”.

“Inoltre, − sottolinea il segretario aziendale − da recenti notizie di stampa apprendiamo che è stato esitato il “Contratto di servizio” tra ATM e Comune di Messina del quale non si conoscono i termini nonostante l’obbligo di pubblicità e trasparenza attraverso la diffusione sul sito istituzionale degli atti aziendali, codesta amministrazione disattende costantemente quanto previsto dalle vigenti disposizioni”.

“Il rapporto di collaborazione – conclude Altadonna − instaurato tra i Comuni di Messina e Torino e quindi tra Atm e Gtt resta avvolto da un’opacità che non consente di valutare la sostanziale finalità dell’accordo”.

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