Un’alternativa alla dieta senza glutine, che consenta ai pazienti che soffrono di celiachia di assumere il pane senza avere disturbi: questo l’oggetto della sperimentazione che sta per partire al Policlinico “G. Martino” di Messina presso il Centro diretto dal prof. Claudio Romano.
In cosa consiste? La sperimentazione, spiegano dall’AOU, prevede la somministrazione di un farmaco che, inibendo la transglutaminasi intestinale, impedisce che il glutine provochi il danno dell’intestino. Lo studio in corso prevede il reclutamento volontario di un certo numero di pazienti celiaci adulti, a cui sarà offerto glutine in quantità diversificate e somministrato l’inibitore con differenti dosaggi.
A commentare, il prof. Claudio Romano, che dirige il Centro Regionale di Riferimento per la Celiachia dell’Unità Operativa di Gastroenterologia Pediatrica e Fibrosi Cistica del Policlinico “G. Martino” di Messina: «Durante la sperimentazione – chiarisce – verificheremo il comportamento clinico e documenteremo eventuali danni istologici alla mucosa intestinale. I primi risultati, già pubblicati, sembrano incoraggianti ed aprono interessanti prospettive per una alternativa alla dieta senza glutine».
«Le prospettive – aggiunge –, riguardo la possibilità di bloccare gli effetti tossici del glutine nel paziente celiaco, sono ottime e credo che nei prossimi anni ci saranno importanti novità anche se la dieta senza glutine rimane in atto l’unica e necessaria terapia per la celiachia».
Si tratta di una studio di carattere internazionale, che coinvolge i maggiori centri europei per la celiachia. Il centro dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Messina è una delle poche realtà italiane a partecipare alla sperimentazione.
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