Centrale Edipower

Edipower, personale in stato di agitazione. Lettera inviata al presidente Crocetta

Pubblicato il alle

2' min di lettura

Centrale Edipower“Lavoratori e sindacati non possono rimanere appesi a una ipotesi di progetto di cui non si conosce né la praticabilità né la volontà di attuarlo”. Scrivono così le segreterie provinciali di Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil, in una lettera inviata al Presidente della Regione, agli assessori alle Attività Produttive, Ambiente e Territorio ed Energia e Servizi, oltre che a Edipower, Confindustria e al Prefetto di Messina, per comunicare la proclamazione dello stato d’agitazione e l’avvio delle procedure di raffreddamento per la vertenza della Centrale Termoelettrica Edipower A2A di San Filippo del Mela.

Al centro della vertenza c’è il futuro della Centrale stessa e il piano industriale presentato da Edipower – dopo un anno di proteste dei lavoratori e dei sindacati – che appare molto articolato e nel quale “la Centrale è la parte produttiva di una rete di attività che, però, andranno svolte da altri soggetti”. “Il giudizio sulla sua fattibilità”, quindi, secondo Pino Foti, Sebastiano Lo Monte e Carlo Caruso, “è il presupposto ineludibile per verificare la volontà e gli impegni delle parti”.

Il rischio che Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil paventano è “che la Centrale, a breve, vedrà concretizzarsi tutte le condizioni per essere messa fuori mercato. Alla Rappresentanza Sindacale Aziendale – aggiungono – viene persino negata la possibilità di recarsi personalmente per constatare lo stato della sperimentazione”.

Al Governo regionale i sindacati chiedono di sapere se “ha intenzione di supportare la proposta di Edipower perché ritenuta valida e come intenda tutelare il lavoro e l’occupazione in un’area fortemente provata”.

Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil chiedono un confronto urgente tra Governo regionale, azienda e sindacato e all’Edipower l’autorizzazione alla RSU di visitare l’impianto “per constatare sul luogo lo stato della sperimentazione”.

Foti, Lo Monte e Caruso rivendicano un percorso che faciliti l’investimento per la riconversione, nella consapevolezza delle iniziative in corso al Ministero dello Sviluppo Economico sul tema delle centrali a olio.

(79)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.