Cateno De Luca recupera le forze dopo la campagna elettorale per le elezioni regionali e politiche e lo fa a Taormina, dove, dice, sta facendo un giro di perlustrazione nell’ipotesi decidesse davvero di candidarsi a sindaco della Perla dello Stretto. Ipotesi che sta facendo discutere non poco, sulla quale lui stesso ha lanciato una sorta di sondaggio (si fa per dire, i sondaggi veri sono ben altra cosa). «Il mio compito – scrive sui social – sarebbe anche quello di creare una nuova classe dirigente per far proseguire il mio lavoro quando sarò Sindaco di Sicilia. Che facciamo?».
L’aspirazione, quindi, è sempre la stessa, arrivare tra cinque anni a diventare presidente della Regione Siciliana. Intanto, però, Cateno De Luca valuta i prossimi passi, nonostante, lo dice lui stesso, attualmente non è «politicamente disoccupato». Ricordiamo, infatti, che è presidente del Consiglio Comunale di Messina, anche se ha partecipato solo a un paio di Sedute a causa degli impegni per la campagna elettorale (ha infatti rinunciato all’indennità, almeno fino ad ora). Inoltre, è stato eletto all’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) come candidato alla presidenza della Regione arrivato secondo. Insomma, il suo da fare lo avrebbe e le elezioni amministrative a Taormina non sono previste prima del 2023. Attualmente l’incarico è ricoperto da Mario Bolognari, eletto nel 2018.
Dopo aver comunicato la propria intenzione lo scorso lunedì, durante lo spoglio per le regionali, Cateno De Luca ha scritto diversi post sulla propria pagina Facebook riguardanti appunto la possibilità di una candidatura a Sindaco di Taormina: «Se i Taorminesi vorranno – scrive – io posso mettere a disposizione la mia esperienza per riportare Taormina allo splendore che merita. Preciso che non sono politicamente disoccupato ma per Taormina sono pronto ad utilizzare la notte per lavorare e coltivare le mie passioni musicali e di giorno dedicare parte del mio tempo a fare il Sindaco dei Taorminesi. In queste ore sono qui a Taormina per fare un giro di perlustrazione mentre faccio riposare la mia schiena alquanto massacrate dalle strade disastrate che ho percorso per andare a visitare ben 340 comuni sui 391 della Sicilia».
«Preciso – conclude – che io farei il sindaco dei Taorminesi cinque anni e non un giorno in più, come è stato nei precedenti tre comuni che ho amministrato. Il mio compito sarebbe anche quello di creare una nuova classe dirigente per far proseguire il mio lavoro quando sarò Sindaco di Sicilia. Che facciamo?».
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