Cateno De Luca contesta gli exit poll sulle elezioni regionali 2022 in Sicilia, attacca Bruno Vespa e commenta la vittoria di Dafne Musolino e Francesco Gallo al Senato e alla Camera alle politiche. Ma c’è di più, l’ex Sindaco di Messina avanza una teoria secondo la quale i dati del sondaggio sarebbero sbagliati, o quantomeno male interpretati – o come dice lui «farlocchi».
Elezioni politiche 2022: Gallo e Musolino eletti in Parlamento
Cateno De Luca soddisfatto del risultato raggiunto da Sud chiama Nord alle elezioni politiche 2022, che hanno portato all‘elezione di due dei suoi candidati. Il vicesindaco di Messina, Francesco Gallo, ha infatti ottenuto più del 32% dei voti all’uninominale, battendo la candidata del centrodestra, Matilde Siracusano, quella del Movimento 5 Stelle, Grazia D’Angelo e quello del Pd, Felice Calabrò; l’assessore Dafne Musolino ha invece tenuto fino all’ultimo un testa a testa la candidata di Fratelli d’Italia Carmela Bucalo, conquistando poi il seggio con circa oltre il 29,90%. I due, adesso, lasceranno il loro posto nella Giunta Basile per volare a Roma ed entrare a far parte del nuovo Parlamento. Per quel che riguarda i plurinominali, per i risultati è ancora presto, ma seguiranno aggiornamenti nelle prossime ore.
«Quello che è successo è qualcosa di straordinario – ha commentato Cateno De Luca. Trovatemi una forza politica che, contro tutto e tutti, è riuscito a ottenere il risultato che abbiamo ottenuto noi. Siamo riusciti ad eleggere un senatore e un deputato, battendo tutti. Al Senato Messina-Enna abbiamo raggiunto il 30%. Da soli siamo riusciti a mettere una bandierina a Roma».
De Luca: «Exit poll sulle regionali sono farlocchi»
Prima l’attacco contro Bruno Vespa che, a quanto pare, avrebbe chiesto in diretta questa notte chi fosse Cateno De Luca durante la sua puntata di “Porta a Porta”, poi il ricordo del risultato alle elezioni amministrative di Federico Basile. L’ex Primo Cittadino e candidato alla presidenza della Regione Siciliana inizia così il suo commento sugli Exit poll riguardanti le elezioni regionali all’indomani del voto. Exit poll commissionati dalla Rai al Consorzio opinio Italia, che danno come vincente Renato Schifani (centrodestra), Cateno De Luca al secondo posto, Caterina Chinnici (centrosinistra) al terzo e Nuccio Di Paola (M5S) al quarto.
Sui dati degli Exit Poll Cateno De Luca ha una sua teoria: «Ieri abbiamo assistito alla rappresentazione scenografica degli Exit poll sulle elezioni siciliane. A “Porta a Porta” hanno fornito dei dati secondo cui il primo sarebbe Schifani, io secondo con 13 punti in meno; dopodiché la Chinnici e di Paola, e poi Armao e la Esposito. Secondo me questi dati non sono dei candidati presidenti, ma fanno riferimento alle liste, alle coalizioni. Non c’entrano niente con il consenso dei candidati alla presidenza della Regione. Ma tanto tra due ore vedremo l’esito. Può essere che ho preso una cantonata». In sostanza, secondo Cateno De Luca i dati farebbero riferimento alle coalizioni e non ai singoli candidati: «Se guardate il dato nazionale in Sicilia la coalizione del centrodestra ha preso il 35% circa. Com’è possibile che gli exit poll diano Schifani con un consenso personale superiore alla propria coalizione?».
Poi, le sue previsioni sui risultati delle Elezioni Regionali: «Secondo me – dice ancora Cateno De Luca – l’unico candidato alla presidenza della Regione che è nelle condizioni di prendere più voti della propria lista sono io, tutti gli altri prenderanno meno voti. L’ho visto dalla campagna elettorale. Schifani una parte del centrodestra non lo tollera. Secondo me Schifani è in una forchetta che va dal 30% al 32%, non di più. La Chinnici tra il 15% e il 16%. Secondo me ci sono dai 12 ai 15 punti di voto disgiunto. Io penso che la mia coalizione comunque in una forchetta tra il 22% e il 25% c’è. A quel 25% secondo me si sommerà il voto disgiunto. Se il voto disgiunto va a me potrei essere eletto presidente della Regione in una forchetta che va dal 35% al 40%. Io sono fiducioso».
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