Il Cedav Onlus (Centro donne antiviolenza) di Messina, di concerto con la Prefettura, oggi, alle 17.00, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, si sottoscriverà il “Protocollo d’intesa Interistituzionale per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere nella città di Messina”. Tale protocollo vedrà appunto l’intesa tra il Cedav Onlus, il Comune di Messina, la Prefettura, la Procura della Repubblica al Tribunale di Messina, il Tribunale di Messina, la Procura della Repubblica alTribunale dei Minorenni, il Tribunale per i minorenni di Messina, l’Usmm, il Pronto soccorso Aou Policlinico “G.Martino” di Messina, il Pronto soccorso A.o.Ospedali Riuniti Papardo/Piemonte di Messina, l’Asp5, i Consultori familiari cittadini, l’ Ufficio Scolastico Provinciale, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, l’ Università degli Studi di Messina, la Consigliera di parità provinciale.
La data per la sottoscrizione è stata scelta perché il prossimo agosto entrerà in vigore in Italia la Convenzione di Istanbul, ai cui principi è stato ispirato il protocollo stesso, predisposto per attivare strategie e strumenti concordati tra i soggetti-operatori, interessati a vario titolo nel territorio messinese alla prevenzione, all’emersione e al contrasto della violenza di genere, nell’intento di pervenire a una programmazione e gestione integrata e coordinata degli interventi in favore delle donne che subiscono violenza, e in particolare delle donne e dei loro figli minori vittime di violenza intra ed extra familiare.
Tali interventi dovranno essere mirati anche alla emersione di una particolare tipologia di violenza che è quella sottile che fonda le sue radici sulla negazione della dignità di persona e che ha come obiettivo la distruzione psicologica della donna, violenza quest’ultima ancora sottovalutata ma peraltro estremamente diffusa ed accettata.
Su impulso del Cedav Onlus, i singoli attori del presente protocollo, si riuniranno con cadenza semestrale per discutere e formulare obiettivi di breve e medio periodo e conseguenti attività concrete da sviluppare sul territorio. Qualora dovessero verificarsi situazioni di particolare rilevanza sociale, le parti firmatarie saranno convocate con carattere d’urgenza per assumere le determinazioni necessarie. Al protocollo potranno, successivamente, aderire altri enti che operano nell’ambito della violenza di genere.
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