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Sbarco di Don Giovanni d’Austria, Caruso: «Messina cuore del brand euro-mediterraneo»

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La rievocazione storica dello sbarco di Don Giovanni d’Austria a Messina è sempre stata, nel corso dell’ultimo decennio, l’evento che ha preparato cittadini e turisti alla Vara. Organizzata nelle prime settimane d’agosto, quest’iniziativa, arrivata nel 2022 alla quattordicesima edizione, è tornata in città dopo lo stop della pandemia. E lo farà, stavolta, confermando la prestigiosa presenza della “Palinuro”, la meravigliosa nave scuola concessa per la terza volta dallo Stato Maggiore della Marina Militare, che patrocinerà la manifestazione.

Ma cosa rappresenta questa nave scuola? Occorre fare una premessa di carattere storico per comprendere l’analogia della Palinuro. Nell’agosto del 1571, durante la quarta guerra turco-veneziana, Don Giovanni d’Austria, erede del sovrano Carlo V d’Asburgo, radunò la Lega Santa a bordo della sua imbarcazione, la “Real”, da dove condusse la sua flotta per poi trionfare nella Battaglia di Lepanto nell’ottobre dello stesso anno.

La scelta della Palinuro è quindi simbolica e testimonia quello che è il legame culturale tra Messina e la Marina Militare. Ne hanno parlato oggi, mercoledì 6 luglio, il sindaco Federico Basile, i Comandanti delle Istituzioni Militari e gli assessori della nuova amministrazione comunale e Fortunato Manti dell’associazione Aurora (organizzatrice) in una conferenza stampa organizzata al ristorante Marina di Nettuno, alle spalle di quella Passeggiata a Mare da dove la rievocazione storica dello sbarco di Don Giovanni d’Austria a Messina partirà il mese prossimo. In particolare, gli eventi si svolgeranno dal 2 al 6 agosto, ma il calendario completo sarà reso noto nelle prossime settimane.

«La Palinuro è un gioiello che deve essere goduto da tutti – ha detto il Primo cittadino – e averla per la sosta a Messina significa che si ha attenzione verso la nostra città. Abbiamo la necessità di eventi attrattivi che devono essere all’interno di una progettazione che possa far riprendere la città, scacciando il Covid. Dobbiamo aggregare, non le persone, ma gli eventi come elemento di rivitalizzazione culturale, economica e sociale, legate a una realtà in cui le forze armate hanno un grande ruolo e un grande impegno».

Rievocazione sbarco Don Giovanni d’Austria a Messina, Caruso: «Tra le più importanti d’Italia»

«È una pagina di storia dimenticata – dichiara l’assessore Caruso – che viene recuperata e che diventa, attraverso la rievocazione, un evento culturale riconosciuto dal ministero dei Beni Culturali, che manderà un delegato per documentarla, come una tra le rievocazioni più importanti d’Italia. Avremo anche altre associazioni, come Assonautica, per cui “Messina in festa sul mare”, diventa un brand per la nostra città che si affaccia sul mare».

Tra le novità più importanti di quest’anno c’è poi l’ampliamento della rete internazionaleSulle rotte di Lepanto”, nata nel 2015, di cui Messina è la capofila e di cui fanno parte anche Gaeta, Nicosia, Marino Laziale, San Severo, l’Unione dei comuni greci, Regensburg e Tenerife. Il comune di Caravaggio, conferma Caruso, avrebbe fatto richiesta per entrare.

«Riprenderemo – conclude l’Assessore alla cultura – lo sposalizio del mare, che i veneziani ci hanno suggerito di attivare alla loro presenza. Il sindaco di Messina getterà l’anello in mare in segno di alleanza con il nostro mare. La rete internazionale di cui facciamo parte parla di incontri, non più di scontri navali: la battaglia di Lepanto è un pretesto oggi per far incontrare le culture che si scontrarono. Avremo qui delegazioni dalla Grecia, dalla Spagna, dalla Germania, che daranno testimonianza di questo brand euro-mediterraneo di cui Messina è il cuore».

Qui le foto dell’ultima edizione, nell’agosto del 2019.

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