Serata di festeggiamenti in via Oratorio San Francesco: Federico Basile è il nuovo sindaco di Messina. Si chiudono così, senza ballottaggio, le elezioni amministrative 2022. Grande festa per Sicilia Vera a piazza Duomo dove il primo cittadino è stato accolto da applausi e grida di sostegno. «Questo – ha affermato dal palco – è il primo punto verso una rivoluzione, quella che a novembre ci vedrà impegnati a governare la regione Sicilia, e che più avanti ad arrivare fino a Roma».
Lo scrutinio (che abbiamo seguito in diretta qui) non si è ancora concluso – o comunque non è stato ancora aggiornato –, sul sito del Comune di Messina le sezioni completate risultano 172 su 253 (aggiornamento di stamattina, 14 giugno 2022, alle 6.27), ma il dado ormai è tratto. Federico Basile si attesta al 45,56%; il candidato del centrodestra Maurizio Croce al 27.63%; il candidato del centrosinistra Franco De Domenico al 22.96%; Salvatore Totaro al 2.18% e Gino Sturniolo all’1,66%. Il verdetto, però, era già scritto ieri sera, quando ancora circolavano i dati ufficiosi che arrivavano ai e dai comitati elettorali.
Una volta accertatisi del risultato, seppur parziale, gli esponenti di Sicilia Vera si sono riversati a piazza Duomo per il comizio di fine campagna elettorale. Federico Basile è stato accolto al grido di Federico e Primo Turno: «Devo fare un applauso a voi – ha detto , perché se io oggi sono qua con loro devo ringraziare voi. Con il 46% abbiamo spiegato alla politica che non funziona come fanno loro, ma come facciamo noi. E la vera politica siete voi. Sono veramente emozionato. Dopo quattro mesi di campagna elettorale estenuanti che abbiamo fatto insieme, contro chi sapeva solo dire che non andava bene niente. Invece va bene tutto e questa è la dimostrazione. Avete fatto un miracolo, avete eletto il sindaco della vostra città al primo turno. Avete eletto un sindaco che, per la prima volta forse da 20 anni, dà continuità a un progetto che ha funzionato, avete scelto di continuare a governare al meglio. E lo avete fatto, come dice qualcuno, senza se e senza ma. Questo risultato è frutto di un lavoro di squadra, di chi ha creduto al territorio piuttosto che alla politica dei pazzi. Siamo tutti una squadra. Questo risultato è nostro, di tutto».
«Da domani – ha aggiunto –, forse dopodomani, riparte una macchina che non si è mai fermata, che seguirà le istanze del territorio. Già vi dico che andremo avanti insieme, aprendo le porte del dialogo a chi vuole veramente bene alla città. Nessuna giacchetta verrà tirata, solo interessi di Messina e dei messinesi. Questo è il primo punto verso una rivoluzione, quella che a novembre ci vedrà impegnati a governare la regione Sicilia, e che più avanti ad arrivare fino a Roma. Perché non è solo la vittoria di Federico Basile, Cateno De Luca o la mia squadra, è la vittoria di chi vuole cambiare la politica. Questa è una vittoria che mostra che non esistono le segreterie dei palazzi, esiste la piazza. Vi ringrazio perché avete dato alla città un sindaco che sa fare il Sindaco. Mi avete fatto un grande regalo, mi farete festeggiare il mio 45esimo compleanno da sindaco di Messina. Domenica sera lo festeggiamo insieme. Festeggeremo assieme il mio compleanno e la nostra vittoria».
A seguire, l’intervento, più teatrale, con tanto di lancio di fagiolini dell’ex sindaco e oggi candidato alla Regione Siciliana, Cateno De Luca: «Per vincere non è necessario fare compromessi a ribasso, abbiamo rifiutato l’appoggio di Cuffaro e di Lombardo e a Nino Germanà ho chiesto solo una cosa, che nella lista di Prima l’Italia non ci fossero certe “fezze” e lui ha accettato questa sfida e lo ringrazio doppiamente. Il tema non sono le sigle politiche, ma l’operazione di moralizzazione trasversale. E allora si aprirà una grande riflessione perché il modello Messina ha dato una lezione all’intera classe politica, soprattutto a un governatore regionale così volgare: Musumeci il tuo tempo è scaduto».
Sul palco insieme a loro, Danilo Lo Giudice e gli altri sindaci eletti di Sicilia Vera in provincia di Messina, gli ex assessori di Cateno De Luca (designati da Federico Basile con le stesse deleghe).
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