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Nastri d’Argento 2014: Virzì superstar

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virzì“Il capitale umano” investito da Paolo Virzì ha fruttato veramente bene, diventando ai Nastri d’Argento un vero e proprio patrimonio di premi.

È questo il film dell’anno per il Sindacato dei giornalisti cinematografici, che sabato scorso a Taormina (in una straordinaria manifestazione in onda su Rai1 il prossimo 15 luglio), gli ha riconosciuto ben sei premi su otto candidature.

“Il capitale umano” dipinge l’oscurantismo della società contemporanea, resterà celebre la frase: “hanno scommesso sulla rovina di questo Paese, e hanno vinto!”

Bravissimo Virzì nel catturare il lato oscuro dei nostri tempi  e raccontarlo con così tanta chiarezza, il suo capolavoro è stato il vero rivale de“ La grande bellezza”,  di Sorrentino , e sono tanti coloro che avrebbero preferito vedere sul red carpet della notte degli Oscar, proprio il “Capitale umano”.

Dopo il successo ai David di Donatello, Virzì  a Taormina conquista il Nastro per: il regista del miglior film, miglior sceneggiatura   (ancora Virzì con Francesco Bruni e Francesco Piccolo), la scenografia (Mauro Radaelli), il sonoro (Roberto Mozzarelli), il montaggio (Cecilia Zanuso) e, ancora, per la coppia dei due straordinari attori protagonisti, Fabrizio Bentivoglio e Fabrizio Gifuni.

Il successo di Paolo Virzì era quasi un risultato ovvio dopo la sua splendida annata, la vera sorpresa è stata “Song’e Napule”, commedia divertentissima tra gli stereotipi del neomelodico, la camorra e il sistema della “spintarella” per trovare lavoro. Apre allo spettatore il mondo della corruzione e del costume, ma con tante risate di pancia.

“Song’ e Napule”,  dei fratelli Manetti Bross, dopo un braccio di ferro con “Smetto quando voglio” di Sidney Sibilia, che vince comunque il premio per la miglior produzione (condiviso da  Domenico Procacci e Matteo Rovere)  vince a grande sorpresa, ben quattro Nastri d’Argento: migliore commedia, canzone originale, colonna sonora, attori non protagonisti (Carlo Buccirosso e Paolo Sassanelli).

Grandi encomi per gli attori italiani che in questa edizione dei Nastri d’Argento hanno trionfato con eccellenti performance, come quella delle attrici di “Allacciate le cinture”, di Ferzan Ozpetek, ovvero Kasia Smutniak e Paola Minaccioni, premiate come miglior attrici. Il film di Ozpetek è stato premiato anche per il miglior casting director Pino Pellegrino.

Daniele Ciprì si è aggiudicato il Nastro per la fotografia; il premio per i costumi è stato assegnato a Milena Canonero per i film “Grand Hotel Budapest” e “Something Good”.

Grande esordio per Pif (alias Pierfrancesco Diliberto), la sua opera prima “La mafia uccide solo d’estate”  (che vince anche il premio Premio Hamilton Behind the camera-Nastri d’Argento) porta a casa il Nastro per il miglior soggetto: “Presto girerò un altro film”, ha dichiarato nell’entusiasmo.

A Taormina, nastro per il miglior esordio alla regia in corto a Stefano Accorsi, autore diIo non ti conosco”prodotto da Yoox Group di Federico Marchetti (in collaborazione con 09 Produzionie Stephen Greep).

Ben nutrita anche la kermesse di eccellenze che ha ritirato i numerosi premi speciali. Uno di questi è stato attribuito all’attrice Alice Rohrwacher per aver contribuito con Le Meraviglie, Grand Prix a Cannes, ad un importante exploit internazionale del cinema italiano.

Ancora premi per: “La sedia della felicità”  vince il Nastro dell’anno 2014,  Nastro Bulgari ad Asia Argento per “Incompresa”, PORSCHE 911 Targa-‘Tradizione e innovazione’ è per l’attore Pierfrancesco Favino per la sua interpretazione in “Rush” di Ron Howard, PERSOL- Personaggio dell’anno  va invece a Claudio Santamaria, il premio  Cusumano- Nastri d’Argento per la commedia è stato assegnato a Claudia Gerini, WELLA- Nastri d’Argento  vinto da Anna Foglietta, il Premio Falconeri-Nastri d’Argento attribuito Valeria Solarino perla sua interpretazione in “Smetto quando voglio”, il Premio SERAPIAN è andato alle attrici vincitrici dei Nastri Kasia Smutniak e Paola Minaccioni.

Particolarmente sentito dalla giuria l’assegnazione del premio Biraghi per i giovani, che quest’anno è stato assegnato ad Eugenio Franceschini e a Matilde Gioli, splendida interprete di “Il capitale umano” al suo debutto sugli schermi con Paolo Virzì.

Un Premio Speciale, consegnato però nella serata romana dei Nastri, è andato a Ettore Scola e ai suoi collaboratori tecnici, Luciano Ricceri, Luciano Tovoli – che lo ha ritirato poi alla vigilia dei Nastri a Terre di Cinema, gemellato con i Nastri, dedicato ai direttori della fotografia, a Forza d’Agro’- e Andrea Guerra (scenografia, fotografia e musiche), per “Che strano chiamarsi Federico- Scola racconta Fellini”, segnalato anche per la produzione.

Sempre durante la serata romana dei Nastri d’Argento sono stati consegnati al MAXXI i premi alla carriera a Francesco Rosi, Piero Tosi e Marina Cicogna.

Ritorna a Taormina il “Premio Nino Manfredi” aggiudicato da  Marco Giallini e al suo ruolo da protagonista nel film di Paolo Genovese Tutta colpa di Freud. Nel decennale della morte dell’amatissimo attore romano, in suo ricordo sono stati assegnati anche premi a Claudio Amendola e Edoardo Leo.

I Nastri d’Argento hanno omaggiato anche la creatività dell’artigianato italiano nei 50 anni della Sartoria Tirelli che fu del grande Umberto, uomo di grande carisma che vestì le star del cinema internazionale. Da quella sartoria vennero fuori le migliori creazioni di Piero Tosi, già premio Oscar alla carriera 2014. Quella della Sartoria Tirelli è l’immagine di un Italia operosa e creativa e la città di Taormina si sta preparando ad un intero anno di celebrazioni in suo onore.

Giovanna Legato

 

 

 

 

 

 

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