Sono trascorsi già due giorni dal suo primo viaggio, ma il Frecciabianca che collega la Sicilia orientale con Palermo e Caltanissetta non smette di far parlare di sé.
Prima è scoppiata la dilagante ironia social per i controversi tempi di percorrenza che non lo differenzierebbero così tanto da un treno regionale veloce, poi è arrivata la replica del sottosegretario ai Trasporti, Giancarlo Cancelleri, che ha voluto «fare chiarezza».
Frecciabianca in Sicilia: non migliorerà i tempi di percorrenza
Adesso, anche l’assessore regionale alle Infrastrutture della Regione Siciliana, Marco Falcone, è intervenuto sul tema, rispondendo alle parole del deputato regionale Carmelo Pullara, che aveva definito il Frecciabianca una «farsa».
«Fa bene – afferma Falcone – l’onorevole Pullara a ricordare che, purtroppo, il Frecciabianca assegnato alla Sicilia dal Ministero dei Trasporti e Trenitalia non serve a migliorare i tempi di percorrenza e neppure, in generale, a ridurre il divario che il sistema ferroviario dell’Isola sconta, da decenni, rispetto al resto del Paese. Lo abbiamo ribadito anche nel corso della cerimonia di consegna a Catania, a cui eravamo presenti per doveroso garbo istituzionale».
«Purtroppo – continua – , però, il collega dimentica di tenere conto dei risultati raggiunti in questi anni dalla Regione che, di certo, neppure i limiti del Frecciabianca possono offuscare».
L’esponente di Forza Italia sembra dunque prendere le distanze dall’iniziativa del Ministero delle Infrastrutture, che ha consegnato il mezzo, prevedendo anche l’introduzione dei Frecciarossa (ma non dell’alta velocità) nel 2024, ed evidenzia le altre iniziative del governo regionale, che ha provveduto all’acquisto di 25 treni elettrici “Pop”.
«Nel marzo 2022 – annuncia –, arriveranno in Sicilia i primi 10 treni bimodali, diesel-elettrico, che vogliamo utilizzare in tutte le tratte più disagiate: Palermo-Agrigento, Trapani-Castelvetrano, Siracusa-Ragusa e così via. Era la prima cosa da fare: acquistare nuovi treni in sostituzione dei tanti ormai obsoleti, così da migliorare da subito qualità e tempistiche dei collegamenti ferroviari regionali. Bene, l’abbiamo fatto».
«Inoltre – conclude l’Assessore –, stiamo lavorando per portare già nel 2024 degli innovativi treni a idrogeno con allestimenti di alta gamma. Siamo pronti a intervenire in Aula per relazionare sui 300 milioni di euro investiti dalla Regione in materiale rotabile, un’azione di svecchiamento radicale della nostra flotta di treni, che la porterà a essere già dal 2022 fra le più “giovani” d’Italia».
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