Il deposito del Gran Camposanto “esplode”. Oltre 600 bare sono attualmente depositate nel luogo adibito a tale scopo, in attesa della sepoltura. Una sepoltura che spesso tarda ad arrivare anche perché i congiunti dei defunti attendono di trovare un luogo consono alle proprie necessità.
La situazione però comincia a diventare insostenibile, anche perché, con l’approssimarsi della stagione calda, un tale accumulo di feretri renderebbe irrespirabile l’aria del luogo; problema al momento tenuto a bada proprio dal clima fresco. Si riproporrebbe nuovamente l’emergenza igienico-sanitaria che ha portato nei mesi scorsi alla chiusura dell’Avello 5000.
Al momento, 240 feretri che si trovano al deposito rischiano di essere tumulati in campo comune se i parenti non effettueranno, in tempi brevi, la scelta di un luogo per procedere alla sepoltura. In un provvedimento del dirigente del Dipartimento Cimiteri, Domenico Manna, infatti, è previsto che trascorsi i sei mesi di permanenza al deposito, se non si è ancora effettuata la scelta del luogo per la sepoltura, si dà disposizione di tumulare gratuitamente le salme in campo comune.
Solo qualche giorno fa, il consigliere comunale Libero Gioveni aveva denunciato le critiche condizioni in cui versa il deposito, «stracolmo di bare accatastate», situazione che aveva definito «oltraggiosa della memoria di chi ci ha lasciati».
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