madonnina

Il Turismo secondo Tiano.“Messina città Turistica”, progetto di sviluppo che il Comune non condivide

Pubblicato il alle

4' min di lettura

madonninaNasce da un’idea di Franco Tiano, già nella consulta nazionale turismo, il progetto “Messina città Turistica”. Nasce con la consapevolezza dell’alto potenziale della città in un ambito sin qui dimenticato, o comunque trascurato: il turismo.
Messina, crocevia fondamentale del Mediterraneo, al centro di importanti mete turistiche quali le Isole Eolie e Taormina, gode di un clima mite, soleggiato, di un panorama irripetibile e, potenzialmente, è tra le zone più predisposte allo sviluppo industriale.
“Non cogliere questo, non sfruttare ciò che il territorio ci offre,
vuol dire sprecare opportunità di crescita, sviluppo, ricchezza e
futuro per i nostri giovani- dice Franco Tiano – è per questo che nasce il progetto “Messina città Turistica”, una risposta
valida e concreta all’esigenza di creare lavoro, economia e turismo”.
Cosa manca alla città? Tiano elenca i suoi “punti deboli”:
mancanza di strutture e infrastrutture ben distribuite
precaria organizzazione dei trasporti cittadini
affaccio al mare non riqualificato
debole cura del verde e della pulizia
scarsa formazione professione e delle politiche di accoglienza
assenza di un piano economico finanziario adeguato.

“Messina Città Turistica” si rivolge a tutti, a Enti, Associazioni di Categoria, cittadini privati, imprenditori e non imprenditori.
L’idea di base è creare una rete di alloggi turistici ben organizzati e disposti su tutto il territorio. Una rete fatta di
alloggi, appartamenti sfitti, seconde case, villette di mare.
Non si tratta, infatti, di trovare o creare strutture alberghiere
(per cui si andrebbe incontro a costi elevati ed improduttivi) bensì
di coinvolgere i messinesi in un progetto che consenta loro di
creare turismo ed economia a costo zero.
“Attenzione- sottolinea Tiano – questo non è “Albergo Diffuso”, ne’ si tratta di investimenti in strutture ben delineate dalla legislazione turistica. Si tratta di case sfitte da ristrutturare, arredare in stile locale e mettere a disposizione dei turisti, anche per pochi giorni. In questo caso, i proprietari che possiedono un massimo di 3 appartamenti vengono agevolati dalla normativa sul contratto di locazione (come disciplinato dalla legge n.431 del 1998). E’ un’offerta turistica che si integra perfettamente con le località circostanti senza ledere i loro interessi ma, semplicemente, trasformando una potenzialità messinese
in una carta vincente.
Coinvolgere i messinesi, coinvolgere le loro case ed i loro appartamenti sfitti, incentivare una ristrutturazione che si basi anche sulla storia di Messina, sono punti cardine del progetto.

Ma il turista si accoglie soprattutto con i servizi, quelli primari: (agenzie di viaggi, trasportatori, guide), e quelli complementari erogati dai commercianti (attraverso convenzioni, ad esempio con bar, ristoranti, negozi di abbigliamento o scarpe).
Per meglio integrare tutto ciò che la nostra città può offrire, il progetto ritiene utile una piattaforma Web che comprenda tutti i soggetti interessati, le offerte proposte ed i servizi di cui ogni turista potrà usufruire anche con un solo click.

Certo il progetto “Messina città Turistica”, non dimentica che le casse comunali sono povere, ne’le ristrettezze del periodo dell’intera Italia, ma Tiano invita a giocare la carta delle normative europee e dei fondi stanziati da Regione, Stato e Europa.
“Il 1° Dicembre 2009 – ricorda – è entrato in vigore il Trattato di Lisbona: il turismo è divenuto attività economica riconosciuta dall’Unione Europea.
L’art. 308, nello specifico, consente l’accesso ai fondi Europei per tutti quei progetti che portino avanti i concetti di: qualità, sostenibilità e innovazione.
Il Comune di Messina, dunque- suggerisce Tiano – potrebbe farsi promotore della costituzione di una Società Mista che racchiuda in sé soggetti pubblici, imprenditori e privati”.

Il progetto “Messina città Turistica” è stato presentato al Comune: sin qui lettera morta. Come a dire che le idee ci sono, è la volontà di tramutare Messina da città di passaggio a città turistica che manca.

(168)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.