Non si placa lo scontro politico attorno all’ordinanza del sindaco Cateno De Luca, poi revocata nel corso dell’ultima diretta Facebook. Anche Cambiamo Messina dal Basso, infatti, scende in campo per commentare quanto avvenuto in città nelle scorse ore: «Tutto questo – scrive Cmdb – fa pensare che Messina non faccia più parte della Repubblica Italiana e si stia trasformando in una Signoria indipendente in cui l’omino forte dello Stretto pretende di dettare legge contro tutto e contro tutti».
Parole dure, quelle del movimento politico vicino all’ex Giunta Accorinti. Già ieri sera, a pochi minuti dalla revoca dell’ordinanza con cui Cateno De Luca intendeva disporre ulteriori restrizioni per Messina, Cmdb ha voluto commentare i fatti delle ultime ore. L’accusa da loro rivolta al Primo Cittadino è, in primis, quella di aver varato un provvedimento che «oltre ad essere in contrasto con il Dpcm Conte e con l’ordinanza Musumeci, rischiava di aggravare senza motivo la situazione economica e sociale cittadina, senza alcun vantaggio per la tutela della salute dei cittadini che ipocritamente dichiarava di volere tutelare».
«Le spiegazioni del Sindaco via Facebook – scrive Cmdb in una nota –,e l’annuncio del ritiro dell’ordinanza sindacale durante l’ultima diretta hanno ulteriormente aggravato la confusione e confermato che la genesi di tale ordinanza è il clima di continuo contrasto che il Primo Cittadino ha alimentato in questi mesi con la Regione Siciliana, l’ASP, il Consiglio Comunale e contro chiunque manifesti dissenso».
Ma a far storcere il naso ai membri di Cambiamo Messina dal Basso è stato, in particolare, un altro passaggio della diretta dal Coc di ieri, vale a dire «il rifiuto per ripicca di assumere il servizio di raccolta rifiuti covid in sostituzione all’ASP – scrivono. Cosa che conferma lo stato confusionale in cui si trova l’Amministrazione comunale, che aggrava la già difficile situazione sanitaria cittadina determinata, è bene ricordarlo, da un’assurda gestione della pandemia da parte degli organi sanitari e politici competenti, locali e regionali».
«Per questo – concludono da Cmdb – sollecitiamo un intervento della Prefetta e del Governo nazionale affinché ci si adoperi per ripristinare l’ordinamento giuridico della Repubblica Italiana nella nostra città e si tuteli la salute dei cittadini».
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