Nella serata di ieri, mercoledì 25 novembre, i Carabinieri hanno fermato un’auto con a bordo due uomini, un 32enne e un 18enne a Fondo Fucile, a Messina. Perquisito il veicolo, i militari hanno trovato una pistola calibro 22 e 2Kg di marijuana. Arrestati in flagranza di reato, i due dovranno rispondere di detenzione di arma clandestina, ricettazione, detenzione abusiva di munizioni e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio.
Nell’ambito di mirati servizi finalizzati al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nella periferia sud del capoluogo peloritano, i Carabinieri della Stazione di Messina Gazzi hanno controllato, nel villaggio di Fondo Fucile, un’autovettura con a bordo due uomini catanesi, entrambi incensurati. A destare i sospetti dei militari dell’Arma è stato l’atteggiamento dei due che, durante il controllo di polizia, dopo aver mostrato particolare nervosismo ed insofferenza alle domande dei militari, non sono stati in grado di giustificare il motivo della loro presenza in quella zona periferica e lontana dal centro cittadino.
I Carabinieri, quindi, hanno deciso di procedere ad una perquisizione personale dei due uomini, trovando nella loro disponibilità un pacchetto di sigarette con residui di marijuana ed hanno pertanto esteso la perquisizione anche all’autovettura che ha consentito di rinvenire, nell’abitacolo del veicolo, sotto il tappetino lato passeggero, una pistola cal. 22 con matricola abrasa completa di serbatoio e relativo munizionamento. All’interno del bagagliaio, sono stati altresì recuperati quasi 2 Kg di marijuana, nascosti all’interno di un doppio sacco in plastica di colore nero, per evitare la diffusione del tipico odore emesso dallo stupefacente.
I due uomini, due catanesi C.S. 32enne e D.G.S. 18enne, sono stati quindi arrestati in flagranza per i reati di detenzione di arma clandestina, ricettazione, detenzione abusiva di munizioni e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio.
La sostanza stupefacente e l’arma clandestina sono state sequestrate ed inviate al Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Messina per gli accertamenti di laboratorio. In particolare saranno effettuate specifiche indagini tecniche per ripristinare la matricola della pistola per risalire alla sua provenienza ed accertamenti balistici per verificare se la stessa sia stata utilizzata in occasione di precedenti reati.
Al termine delle formalità di rito i due arrestati, su disposizione della Procura della Repubblica di Messina, sono stati tradotti presso il carcere di Catania Piazza Lanza.
FONTE: Legione Carabinieri “Sicilia” – Comando Provinciale di Messina
(839)