Messina. Rimborso delle bollette per i non intestatari delle utenze: come fare domanda

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Da oggi a Messina è possibile presentare domanda per richiedere il rimborso delle bollette di gas, luce e acqua anche per coloro che non sono intestatari delle utenze, ma che sono in possesso di un titolo idoneo di utilizzo dell’immobile (per esempio: regolare contratto d’ affitto, titolo di proprietà o donazione). La misura rientra tra gli aiuti alle famiglie introdotti da Palazzo Zanca per sostenere chi si trova in difficoltà economica a causa del coronavirus.

Sarà possibile presentare l’istanza dalle 9.00 di oggi, lunedì 25 maggio e fino alle 20.00 del 9 giugno 2020 per ottenere il rimborso integrale delle bollette riferite all’abitazione principale con scadenza nei mesi di marzo e aprile.

Chi può fare richiesta per il rimborso delle bollette a Messina: i requisiti

Dopo i nuclei familiari intestatari delle bollette, è il turno dei non intestatari. Possono presentare domanda per il rimborso delle bollette i nuclei familiari che:

a) non percepiscono alcun reddito da lavoro, né da rendite finanziarie o proventi monetari a carattere continuativo di alcun genere e non risulta destinatario di alcuna forma di sostegno pubblico, a qualsiasi titolo e comunque denominata (indicativamente: Reddito di Cittadinanza, REI, Naspi, Indennità di mobilità, CIG, pensione, ecc.);

b) sono destinatari di precedenti forme di sostegno pubblico, a qualsiasi titolo e comunque denominato indicativamente: Reddito di Cittadinanza, REI, Naspi, Indennità di mobilità, CIG, pensione, ecc.;

c) titolari di un reddito da lavoro dipendente di importo inferiore al Reddito di Cittadinanza (tabella A).

Si ricorda, così come per il precedente avviso indirizzato agli intestatari delle bollette, che al fine del rimborso non sono considerati reddito l’indennità di accompagnamento, il contributo di disabilità gravissima e l’indennità di frequenza.

Fondi e graduatoria

I Fondi saranno erogati sulla base di una graduatoria che darà priorità ai nuclei che possiedono i requisiti della lettera a), mentre i nuclei di cui alla lettera b) saranno collocati utilmente in graduatoria in base al reddito dichiarato. I nuclei di cui alla lettera c) saranno collocati in una graduatoria in base al reddito dichiarato.

L’importo massimo erogabile non può superare il limite mensile del Reddito di Cittadinanza di cui alla successiva Tabella A.

Come presentare domanda per il rimborso delle bollette di acqua, luce e gas

La domanda per il rimborso delle bollette di gas, luce e acqua possono essere presentate a partire dalle ore 9.00 di oggi, lunedì 25 maggio 2020 per via telematica attraverso la piattaforma della Family Card (altra misura di sostegno alle famiglie). Qui è possibile scaricare il modulo per l’“Istanza di accesso ad intervento socio-assistenziale e dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà”.

Chi non avesse accesso a dispositivi informatici o a una connessione internet potrà recarsi presso una sede di Circoscrizione (preferibilmente quella di appartenenza) dopo aver consultato l’orario di ricevimento (tutte le informazioni sulle circoscrizioni sono disponibili sul sito del Comune di Messina a questo link).

Come verrà dato il rimborso

L’erogazione del rimborso per le bollette avverrà tramite bonifico su IBAN (postale, bancario, prepagata, ecc.) intestato a uno dei componenti del nucleo familiare. Per i soggetti che non possiedono conti correnti o altri strumenti associati ad un codice IBAN, verrà invece erogato tramite assegno circolare.

Il rimborso delle predette utenze intestate ad uno dei componenti del nucleo familiare sarà corrisposto, giuste bollette/fatture/ricevute di pagamento, nonché richiesta di voltura inerente le bollette per cui è richiesto il medesimo rimborso , fino ad esaurimento dei finanziamenti.

Tempi e scadenze

Sarà possibile presentare domanda per il rimborso delle bollette di luce, acqua e gas di marzo e aprile dalle 9.00 di oggi, lunedì 25 maggio, alle 20.00 del 9 giugno 2020. 

Verifiche

Il Comune di Messina condurrà delle verifiche a campione sulla veridicità delle istanze ricevute. Eventuali false dichiarazioni, oltre rispondere del reato di falso alle autorità competenti, faranno perdere il diritto in relazione al presente.

(1925)

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