Anche “Uniti per Messina”, che si è riunito ieri in un tavolo tecnico, ha discusso la tassa sulla gestione dei rifiuti, ritenendola «esorbitante e insopportabile per la cittadinanza, così come insopportabile è il tasso di evasione, fenomeno che va combattuto da subito». Le sigle aderenti hanno messo in risalto l’inefficacia di una gestione dei rifiuti così organizzata, poiché grava ulteriormente sui cittadini più deboli e non va a colpire l’importante e negativo fenomeno dell’evasione.
Durante l’incontro, è stata sottolineata, dalle Organizzazioni aderenti, anche l’impreparazione del servizio comunale competente nei primi 10 giorni di applicazione del nuovo regolamento Tares. «Alla domanda perché nessuno avesse ritirato i rifiuti che erano stati intanto raccolti dalle attività — hanno evidenziato diversi operatori — è stato risposto che l’adesione delle attività economiche che hanno inviato il fax di adesione al servizio di raccolta della differenziata “porta porta” aveva uno scopo solo statistico al fine di comprendere quali e quante fossero le utenze interessate a tal servizio. Si sono, insomma, vanificati gli sforzi delle attività e calpestato il diritto di ottenere la riduzione del tributo ottenute con il nuovo regolamento Tares».
Il Tavolo Uniti per Messina ha istituito un gruppo di lavoro, coordinato da Benny Bonaffini, con il compito di approfondire gli elementi del sistema rifiuti del Comune che hanno generato il baratro economico e l’importo delle tariffe proposte dall’Amministrazione. La prima iniziativa del gruppo di lavoro sarà quella di chiedere una convocazione all’amministrazione Accorinti e alle competenti Commissioni consiliari del Comune. Quindi sarà fissato un giorno in cui le utenze domestiche e quelle non domestiche rappresentate dal Tavolo si presenteranno, insieme, alle isole ecologiche comunali per conferire i rifiuti da avviare al recupero, ricevendone apposita e idonea certificazione finalizzata all’ottenimento della riduzione tariffaria.
Ma la preoccupazione del Tavolo “Uniti per Messina” si estende anche ai troppi Enti ormai a gestione commissariale. «È la dimostrazione di una precisa volontà politica di “non decidere” – è stato sottolineato – e di ingessare qualsiasi forma di programmazione e di gestione diretta del territorio».
Per le Organizzazioni che compongono il Tavolo Uniti per Messina «è fondamentale, ancor più in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, ove possibile, restituire alla normale operatività questi Enti. La funzione del Commissario – è stato evidenziato – dovrebbe essere semplicemente quella di traghettare in tempi rapidi l’Ente di sua competenza a una gestione ordinaria, salvo quelli per cui è necessario procedere senza ulteriori perdite di tempo, sgombrando il campo dalle sovrapposizioni e dai conflitti istituzionali, alla loro definitiva liquidazione».
«L’ormai costante ripetersi di commissariamenti — denuncia il Tavolo Uniti per Messina — induce inoltre a pensare che vi sia una precisa volontà di gestione alternativa a quella che la norma vorrebbe. Questo si trasforma in danno per la Città, che rimane ingestita negli Enti che ne dovrebbero governare lo sviluppo e l’occupazione».
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