Trischitta atto II: “Accorinti va in tour a spese del Comune”

Pubblicato il alle

2' min di lettura

Il consigliere comunale Giuseppe Trischitta torna all’attacco e riapre il discorso sulle missioni del sindaco Renato Accorinti, continuando un’indagine iniziata alcuni mesi fa e destinata a sfociare in un esposto alla Corte dei Conti. Dopo la partecipazione, a spese del Comune, al compleanno del compianto Dario Fo, il capogruppo di Forza Italia contesta al Sindaco numerosi viaggi che a suo dire non avrebbero nulla di istituzionale.

14716222_1246187718758518_3392344096635997562_nAndiamo con ordine. Trischitta inizia dal concerto all’Arena di Verona organizzato dal Movimento non violento, a cui Accorinti ha preso parte per poi farsi rimborsare dal Comune le spese di viaggio. C’è poi la “missione” a Capannori dove il primo cittadino ha partecipato ad un incontro elettorale,  supportando personalmente la candidata sindaco di Rifondazione Comunista Francesca Palazzi. Una vera e propria sponsorizzazione con tanto di locandina. “In quei giorni – precisa Trischitta – Accorinti aveva comunicato di doversi recare a Roma per incontrare il ministro Alfano, ma una volta lasciata la Capitale ha proseguito il suo tour personale toccando città come Lucca e S.Martino Vignani dove ha incontrato il frate Arturo Paoli”.

A ciò si aggiunge, secondo le carte mostrate da Trischitta, il viaggio a Taranto per il concerto del primo maggio e la trasferta a Fondi per partecipare ad una manifestazione organizzata da Sel. “Queste non sono missioni istituzionali – ha precisato il consigliere – si tratta di almeno 12 viaggi costati ciascuno circa 300 euro. Il Comune non è un bancomat, non è corretto agire così a prescindere da quanto poi si spende. D’altro canto, la stessa Corte dei Conti vieta dal 2014 spese non necessarie per gli interessi amministrativi della città che si rappresenta”.

Andrea Castorina

 

(274)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.