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Protocollo di legalità “Dalla Chiesa”. Le precisazioni di Accorinti

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Il sindaco, Renato Accorinti, in merito alla nota della Prefettura dello scorso giovedì 10,  relativa al protocollo di legalità “Carlo Alberto Dalla Chiesa”, nel ribadire che la legalità, la trasparenza e la lotta contro ogni fenomeno affaristico e mafioso è una priorità di questa Amministrazione, in relazione a quanto apparso su alcuni organi di stampa negli ultimi giorni, ha precisato che: “La deliberazione commissariale n. 553 del 14/06/2008, con la quale l’Amministrazione comunale ha aderito al Protocollo di Legalità tra la Regione Siciliana e le Prefetture Siciliane, in esecuzione dell’articolo 4 comma 4 dell’ “Accordo di Programma Quadro Carlo Alberto Dalla Chiesa”, dagli approfondimenti effettuati a seguito delle sollecitazioni del Prefetto, non risulta sia stata mai portata a conoscenza degli uffici comunali, né della Prefettura di Messina, come rilevato anche dal Prefetto con la missiva dell’11 giugno scorso; il Dipartimento competente, Bandi di Gara e Contratti, non ha potuto dare seguito al protocollo sopra citato non avendo avuto conoscenza dell’adozione della deliberazione commissariale n. 553 del 14/06/2008, se non solo sette anni dopo, in conseguenza della nota del Prefetto dell’11 giugno 2015″.

“In ogni caso – spiega Accorinti -, nel rispetto del Protocollo di Legalità “Accordo Quadro Carlo Alberto Dalla Chiesa”, stipulato il 12 luglio 2005, e della circolare n. 593 del 31/01/2006 dell’Assessore Regionale Lavori Pubblici, il Dipartimento ha sempre allegato ai bandi di gara il modello di dichiarazione relativo, acquisendo così dalle ditte partecipanti ai pubblici incanti, apposita autocertificazione relativa alle clausole di autotutela per contrastare i tentativi di turbativa d’asta”.

“La nota n. 212016 dell’11 settembre scorso – sottolinea il Sindaco -, indirizzata al Prefetto e portata a conoscenza di tutti gli organi di stampa, chiariva già questo aspetto; tutte le richieste riguardo il rilascio della comunicazione e/o informazione antimafia per gli appalti relativi ai lavori e forniture sono sempre state debitamente notificate dall’Ufficio competente (Segreteria Generale Bandi di Gara e Contratti) alla Prefettura, nella piena conformità alle procedure di legge; venuto a conoscenza – prosegue il Sindaco – tramite la menzionata missiva dell’11 giugno del Prefetto, della mancata attuazione del protocollo di legalità in questione, ho tempestivamente dato indicazione scritta (n. prot. 150654 del 23/06/2015) al competente Dipartimento Segreteria Generale – Direzione Generale, affinché venissero impartite le opportune direttive per la scrupolosa osservanza dello stesso Protocollo, a dimostrazione dell’attenzione istituzionale di fronte al possibile rischio di infiltrazioni criminali all’interno dell’attività amministrativa comunale. A tal fine ho altresì predisposto adeguata nota inviata a tutte le Società a partecipazione comunale (ATM, AMAM, MessinaAmbiente, Ato 3 Messina, etc…..) e all’Ente Teatro di Messina, al fine di aderire formalmente al Protocollo di Legalità tra la Regione Siciliana e le Prefetture Siciliane; la Segreteria Generale Bandi di Gara e Contratti ha dato immediata applicazione al protocollo, come peraltro facilmente rilevabile dagli atti in possesso della Prefettura relativi ai procedimenti in corso a partire da quella data. Taluni bandi e/o disciplinari pubblicati sul sito del Comune di Messina, citati in articoli di stampa, pur facendo riferimento al protocollo d’intesa tra Comune e Prefettura di Messina, si limitano ad estrinsecare tale adesione esclusivamente con la sottoscrizione della dichiarazione sostitutiva nel rispetto del Protocollo di Legalità “Accordo Quadro Carlo Alberto Dalla Chiesa”, stipulato il 12 luglio 2005, e della Circolare n. 593 del 31/01/2006 dell’Assessore Regionale Lavori Pubblici, e non già del Protocollo di Legalità tra la Regione Siciliana e le Prefetture Siciliane, di cui alla deliberazione commissariale n. 553 del 14/06/2015, come possibile  verificare dagli atti. Ribadisco infine la più viva sensibilità dell’Amministrazione verso il tema della legalità e della trasparenza nelle procedure, confermando la totale collaborazione con la Prefettura, le Forze dell’Ordine e la Magistratura”.

“Auspico per il futuro – ha concluso Accorinti – che il confronto tra le istituzioni possa essere la strada privilegiata per la soluzione di problemi che riguardano argomenti molto delicati che richiedono sempre la massima attenzione, evitando di generare dubbi o errate interpretazioni in merito al corretto operato dell’Amministrazione”.

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