“C’è chi pota, e chi non pota. Lui pota”. Nuovo attacco contro Buzzanca accusato di “sfrondare” alberi. Lui nega…e querela

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alberoLa vicenda degli alberi potati davanti alla sede elettorale di Giuseppe Buzzanza, sul Corso Cavour, finisce in Consiglio comunale. Il capogruppo del partito democratico, Felice Calabrò, presenterà oggi all’aula una pregiudiziale in cui inviterà ufficialmente il dirigente che si occupa di Ambiente a riferire e accertare quando e perché siano stati “tagliati” quegli alberi che si trovano davanti agli uffici politici dell’ex primo cittadino. Quegli alberi i cui lunghi rami e foglie penzolanti avrebbero fatto “ombra” ai cartelli elettorali dell’ex sindaco. Con Calabrò si è schierato nella pregiudiziale anche il consigliere di Grande Sud, Sebastiano Tamà, che a quanto pare non parteciperà ai lavori consiliari. Tamà ha comunque detto: “Ho da poco saputo che un cittadino è stato multato dai vigili urbani: dovrà sborsare 150 euro per questioni legate a igiene e decoro. Non vorrei che dietro la vicenda degli alberi potati sul corso Cavour esistessero privilegi. Non possiamo usare due pesi e due misure”. Buzzanca ha replicato agli attacchi così: “Una vergognosa campagna diffamatoria contro di me! Gli alberi di Corso Cavour sono stati potati in primavera! Altro che privilegi!”. Buzzanca aveva anche annunciato querela contro chiunque abbia detto che i rami sono stati tagliati per favorire la vista della sede elettorale. 

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