Partite truccate. La Procura di Catania indaga Lo Monaco, Ferrigno e Failla. L’Acr precisa

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Ci sono anche i vertici del Messina tra gli indagati dell’inchiesta della Procura di Catania che ha portato all’arresto dei dirigenti del Catania calcio. Tra gli indagati dell’operazione che la Polizia ha chiamato “I treni del gol” figurano anche quelli dell’Acr  Messina: Pietro Lo Monaco, proprietario, Alessandro Failla, amministratore delegato, e Fabrizio Ferrigno, direttore sportivo.

L’accusa sarebbe la presunta frode per la partita del Messina con l’Ischia.

L’operazione è scattata questa mattina, ad opera della  Digos di Catania, con gli arrestato dei vertici del Catania Calcio, accusati di aver comprato partite del campionato di serie B. Sette provvedimenti di arresti domiciliari sono stati eseguiti nei confronti del presidente del club, Antonio Pulvirenti, dell’amministratore delegato Pablo Cosentino, del direttore generale Daniele Delli Carri, e di altri quattro dirigenti della societa’. Sono accusati di frode sportiva.

I dirigenti del club rossazzurro – secondo gli inquirenti – avrebbero comprato alcune partite del campionato di calcio Serie B appena concluso, per consentire alla squadra di vincere ed evitare cosi’ la retrocessione. L’inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania, ipotizza a vario titolo frode in competizioni sportive e truffa. Perquisizioni sono state eseguite dalla polizia a Roma, Chieti, Campobasso e Catania. L’inchiesta è stata condotta  con la collaborazione della Polizia postale.

Immediata la reazione dell’Acr Messina che, in una nota stampa, precisa: “L’Acr Messina rende noto di prendere atto per quanto emerso oggi, in sede di conferenza stampa, circa le attività di indagine effettuate dalla Procura di Catania e ritiene doveroso precisare la totale estraneità ai fatti contestati dei propri tesserati, fermo restando la massima disponibilità a collaborare con l’Autorità Giudiziaria per quanto di eventuale propria competenza”.

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