Prima l’attacco, poi la smentita. In casa Acr Messina il copione si ripete e la “colpa” è del presidente Natale Stracuzzi le cui dichiarazioni altalenanti non fanno altro che generare ulteriore confusione nell’ambiente giallorosso in un momento così delicato. Secondo quanto riportato questa mattina dalla Gazzetta dello Sport, il patron avrebbe nuovamente preso le distanze dal portiere Berardi annunciando al giornalista l’intenzione di voler rescindere il contratto. “Chi mi fa pensare male è Berardi – ha spiegato Stracuzzi alla Gazzetta dello Sport – per il primo e secondo gol. Nelle gare con le campane fa errori bestiali. Ma presto non sarà più un problema, sto prendendo un portiere che viene dalle giovanili del Real Madrid” – si tratta di Miguel Martinez ndr – . Un provvedimento legato alle ultime prestazioni dell’estremo difensore scuola Lazio che avrebbero insospettito lo stesso Stracuzzi considerato che da qualche settimana la squadra è finita sotto la lente d’ingrandimento della Procura Federale per presunte combine dei match.
Adesso, con un comunicato stampa ufficiale il numero uno dell’Acr ritratta tutto e rinnova massima stima e fiducia nei confronti del calciatore. Quanto scritto dalla Gazzetta, secondo Stracuzzi, sarebbe solo il frutto di valutazioni parziali del giornalista che avrebbe dunque travisato ciò che il presidente voleva dire. Stracuzzi, dunque, fa nuovamente marcia indietro. Un caso simile era successo lo scorso 17 gennaio a poche ore dal match casalingo con il Benevento, perso malamente dai giallorossi. In quell’occasione il presidente del Messina si affidò a Facebook per esternare la propria insoddisfazione circa la prestazione del portiere Berardi che venne di fatto licenziato pubblicamente. “Fuori Berardi mai più a Messina” scrisse Stracuzzi sul social network per poi rimangiarsi tutto poco dopo.
Un comportamento ambiguo che non sappiamo quali effetti potrà avere sullo stesso Berardi, crocifisso più volte in pubblica piazza e poi “perdonato” con dichiarazioni di stima e rispetto.
Intanto, a tre giorni dal match con la Paganese, finito sotto indagine vista l’alto numero di puntate sul pareggio, il Messina intende tutelare la propria immagine e ribadisce la completa estraneità ai fatti. “Per quanto concerne l’annosa questione del match fixing – spiega il club – la società ha già demandato il proprio ufficio legale ad attivare tutte le procedure che il caso possa richiedere e ribadisce, infine, la propria sfera di autonomia in merito alla scelta di avvalersi o meno di consulenti e/o dei servizi di società operanti nel settore di riferimento ferma restando la garanzia di adempimento delle obbligazioni che potrebbero scaturire dall’attuazione di disposizioni emanate dalla Lega-Pro dagli organi federali in materia”.
Andrea Castorina
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