Si è disputata oggi, alle 14.30, Acr Messina – Us Catanzaro, finita 1 a 1, con la squadra di casa che si è vista sfuggire dalle mani i tre punti in pieno recupero. Il Messina era passato in vantaggio al 75’ con un rigore trasformato dal loro specialista, a segno dopo i penalty falliti da Corona ed Orlando. Quarto pareggio nelle ultime sei giornate per la squadra di Grassadonia.
Cronaca: Al 4’ la prima emozione con De Bode di tacco costringe Bindi in tuffo a rifugiarsi in corner. Sul fronte opposto Iuliano blocca la conclusione da fuori area di Pagano, imbeccato da un mobilissimo Fofanà. Al 9’ l’arbitro richiama Sanderra, che ha una divisa identica a quella dei suoi uomini in campo: motivo per il quale il tecnico del Catanzaro viene invitato ad indossare una tuta gialla. All’11’ fanno finalmente il loro ingresso al San Filippo i sostenitori organizzati ospiti, accolti dai cori e dagli sfottò della Curva Sud. Al 15’ girata di Fofanà dopo un pallone perso da Bjelanovic: nessun patema comunque per Iuliano. Al 19’ anche gli ospiti perdono un possesso nella loro trequarti ed Altobello conquista un’interessante punizione, che frutta un nuovo corner. Al 24’ punizione dal limite per il Messina: sul punto di battuta lo specialista Vincenzo Pepe, che però riesce ad ottenere soltanto l’ennesimo angolo. Al 27’ Pagano stende uno scatenato Orlando, che aveva recuperato palla nella sua metà campo: inevitabile il primo provvedimento disciplinare del match. Al 33’ duro intervento di De Bode su Fofanò, ma per il centrale giallorosso soltanto un richiamo verbale. Al 36’ bello spunto sulla destra di Maiorano: Ilari, troppo libero a centro area, conclude a lato di testa. La scena si ripete tre minuti dopo: questa volta lo stacco produce un tiro centrale, che Iuliano blocca facilmente. Nel frattempo è stato allontanato dalla panchina il vice-allenatore del Messina Criscuolo. Poi viene ammonito Bucolo, che non comprende la decisione: proteste vibranti anche del ds Ferrigno, invitato a riaccomodarsi in panchina. Al 42’ il tentativo velleitario di Fofanà. Squadre al riposo sullo 0-0. Qualche sussulto ma è evidente che nessuna delle due formazioni vuole uscire dal campo a mani vuote. Al 3’ della ripresa bel traversone dalla destra di Orlando, Bjelanovic non può arrivarci. Due minuti dopo ghiotta chance per Bonanno, servito al limite dell’area: l’esterno si accentra e poi conclude alto. Catanzaro poco incisivo nella ripresa: all’11’ Orlando ruba palla e si accentra, conquistando il quarto corner del match. Sul primo affondo ospite provvidenziale la chiusura di Stefani. Al 16’ Bjelanovic sfiora il vantaggio al termine di un’accesa mischia in area: il pallone si spegne di un soffio a lato. Primi due cambi, con Nigro che rileva Bonanno, mentre Martignago prende il posto di Pagano. Al 23’ giallo anche per Fofanà, che accentua dopo un contatto con Vincenzo Pepe. Subito dopo viene allontanato anche il ds Ferrigno, dopo le proteste per una punizione dal limite concessa agli ospiti e calciata alta da Di Chiara. Al 29’ ingenuo intervento di Rigione su Orlando, che frutta un penalty: dal dischetto implacabile lo specialista Stefani, che angola al massimo dove Bindi, pur intuendo, non arriva. È festa grande per il San Filippo, che torna peraltro a gioire dopo gli errori dagli undici metri con Cosenza ed Aversa Normanna. Al 34’ consueta staffetta, con Corona che prende il posto di Bjelanovic. Poi è Gaeta a rilevare Orlando, decisivo in occasione dell’episodio chiave del rigore. Al 39’ si rivede finalmente il Catanzaro: la rovesciata di Barraco sorvola di poco la traversa della porta difesa da Iuliano. La scena si ripete poco dopo. Anche Sanderra esaurisce i cambi, inserendo l’ex Squillace al posto di un deludente Di Chiara. Quando i tre punti sembrano ormai in cassaforte, al 2’ di recupero Rigione – colpevolmente solo in area – batte imparabilmente Iuliano con un diagonale e fa esplodere la sua panchina ed i tifosi al seguito: doccia gelata per il Messina. Decisivo l’assist di Barraco, protagonista davvero di un grande impatto. Finisce 1-1, con i padroni di casa che perdono l’ennesima occasione per uscire dalla crisi. Soltanto quattro i punti raccolti nelle ultime sei gare, la società rinnova per la terza settimana il silenzio stampa dei propri tesserati.
ACR Messina – Catanzaro 1-1
Marcatori: al 30’ st Stefani (M) su rigore, al 47’ st Rigione (C).
ACR Messina: Iuliano, Altobello, Benvenga, Bucolo (K), De Bode (VK), Stefani, V. Pepe, Damonte, Orlando (38′ st Gaeta), Bjelanovic (34’ st Corona), Bonanno (17’ st Nigro). In panchina: Lagomarsini, Stampa, Cane, Paez. Allenatore: Gianluca Grassadonia.
Catanzaro: Bindi, Daffara, Di Chiara (42′ st Squillace), Vacca (VK; 31’ st Barraco), Rigione, Ferraro (K), Pagano (18’ st Martignago), Maiorano, Fofana, Ilari, Kamara. In panchina: A disposizione: Scuffia, Ricci, Morosini, Yeboah. Allenatore: Stefano Sanderra.
Arbitro: Edoardo Paolini di Ascoli Piceno.
Assistenti: Giuseppe Opromolla di Salerno e Giuseppe Scarica di Castellamare di Stabia.
Note – Allontanati dalla panchina al 38’ pt il vice-allenatore del Messina Criscuolo ed al 25’ st il ds peloritano Ferrigno. Ammoniti: al 27’ pt Pagano (C), al 40’ pt Bucolo (M), al 23’ st Fofanà (C), al 29’ st Rigione (C). Corner: 5-2. Recupero: 1’ pt e 5’ st. Spettatori: circa 2.500 con 170 sostenitori ospiti
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