Sicilia, da giugno sospesi alcuni treni, la Ciufer: «Garantire il servizio per i pendolari»

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Se pensavate di organizzare un’avventura estiva in giro per la Sicilia con un treno regionale, dovrete rivedere la vostra mappa. Dal 13 giugno, infatti, verranno sospesi i treni regionali delle tratte:

  • Catania – Siracusa;
  • Catania – Palermo;
  • Catania – Caltagirone.

I treni sospesi verranno sostituiti da una linea di bus, un disagio per i turisti che vorranno trascorrere l’estate in Sicilia, ma soprattutto per i pendolari, che per andare a lavoro, si affidano alle incertezze dei mezzi pubblici. Nella programmazione, infatti, non ci sarebbero mezzi nella fascia oraria 06:00 – 09:00.

Arriva così una richiesta da parte del Comitato Pendolari SicilianiCiufer che chiede all’assessore regionale ai Trasporti Marco Falcone di intercedere con il Dipartimento Trasporti Regionale per rivedere la programmazione oraria festiva-domenicale. «Per garantire – si legge nella nota – un servizio efficiente ed efficace non solo ai turisti ma principalmente all’utenza pendolare che anche nei festivi e nelle domeniche deve andare a lavorare».

Viaggiare in Sicilia, i treni sospesi a giugno

Se da una parte sono stati incentivati i treni turistici con tre nuove linee: la Cefalù Line, la Barocco Line e la Taormina-Catania Line, dall’altra parte è notizia di qualche giorno fa che alcuni treni regionali verranno sospesi dal 13 giugno 2021 e sostituiti con degli autobus che allungheranno il tempo previsto di percorrenza da una città all’altra della Sicilia.

«Pensare al settore turistico è cosa buona e giusta – scrive il Comitato Pendolari Siciliani – ma come in tutte le attività per assicurare i servizi al turista c’è un popolo di lavoratori che deve spostarsi per raggiungere i luoghi di lavoro. Infatti, se da un lato si incrementano le corse per dar modo al turista e al turismo estivo-festivo, dall’altro se diamo un’occhiata ai treni festivi sulla Messina-Palermo, sulla Messina-Catania-Siracusa, Siracusa-Ragusa, sulla Palermo-Agrigento e sulla Palermo-Trapani ci rendiamo conto che non vi è alcun treno assicurato nelle fasce orarie lavorative che vanno dalle 06:00 alle 09:00.

Di fatto il primo treno regionale da Messina parte alle ore 07.45 per giungere a Palermo alle ore 11.04 e da Palermo alle 08.32 per giungere a Messina alle ore 11.17. Va un po’ meglio sulla direttrice Messina-Catania con un treno previsto alle ore 06.52 che arriva a Catania alle ore 08.52, mentre da Catania a Siracusa – la tratta sarà chiusa dal 13 giugno al 31 luglio – il primo bus sostitutivo al treno è previsto alle ore 11.03 con arrivo a Siracusa alle ore 13.12.

La musica non cambia sulla Palermo-Agrigento il primo treno parte alle ore 8.43 e arriva ad Agrigento alle ore 10.47 mentre da Agrigento parte alle ore 8.15 con arrivo a Palermo alle ore 10.17. Molto peggio sulla Palermo-Trapani con il primo treno alle ore 8.09 con arrivo a Trapani alle ore 12.30 mentre da Trapani parte alle ore.5.55 con arrivo previsto a Palermo alle ore 10.17.

Come si evince chiaramente dagli orari chi deve andare a lavorare nei giorni festivi/domenicali a differenza dei giorni feriali, pur avendo acquistato un abbonamento ferroviario mensile, non può utilizzare il mezzo treno perché non sono state previste, assicurate, confermate e garantite le fasce orarie lavorative dei pendolari nonostante vi siano molti treni circolanti nell’arco dell’intera giornata.

Per quanto riguarda i Barocco Line, il turista che si trova a Catania non ha alcuna possibilità di raggiungere Siracusa in treno considerato che dal 13 giugno sino al 31 di luglio si viaggerà con il primo bus sostitutivo al treno delle 11.03 con arrivo a Siracusa dopo le ore 13.21 quindi un servizio senza alcun senso per i turisti che si trovano a Catania ma anche per i lavoratori che da Catania vorrebbero raggiungere Siracusa e tra l’altro titolari di abbonamenti.

Ci consta fare presente che oltre la chiusura della relazione ferroviaria Catania-Siracusa, verrà chiusa la Catania-Caltagirone sempre dal 13 giugno al 31 luglio ma la chiusura più lunga è quella della Catania-Palermo dal 13 giugno all’11 settembre 2021 che verra effettuata con bus sostitutivi sino alla stazione di Dittaino con una percorrenza tra le due città da 3 ore e 35 a quasi 4 ore di viaggio».

Cosa chiedono i pendolari

Il Comitato Pendolari Siciliano chiede quindi al Dipartimento Trasporti Regionale di rivedere la programmazione dei treni. «La Regione Siciliana, committente del servizio di trasporto ferroviario regionale – continua la nota – paga il dovuto all’impresa ferroviaria per i 65 treni circolanti nelle domeniche e nei festivi.

Per onestà intellettuale, il servizio c’è seppur ridotto al minimo ma non garantisce gli orari dei primi treni del mattino. A luglio dell’anno scorso avevamo chiesto al Dipartimento Trasporti Regionale nel predisporre la bozza oraria 2020-2021 di riprogrammare gli orari garantendo la continuità del servizio nelle fasce orarie pendolari (06.00/09.00) anche la domenica e nei giorni festivi tenuto conto che anche in questi giorni vi sono lavoratori che devono spostarsi per assicurare dei servizi ai cittadini avendo pagato un abbonamento (mensile-settimanale) per un servizio che, in effetti, c’è, ma non garantisce gli spostamenti lavorativi.

Chiediamo al Dipartimento Trasporti di voler inserire nella programmazione dell’orario 2021-2022 gli orari di partenza dei primi treni del mattino dei giorni feriali nella fascia pendolare 06.00/09.00 a garanzia della continuità del servizio pendolare».

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