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Sicilia. Dalla Regione 5 milioni di euro per restaurare le sale cinematografiche

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Con l’approvazione della legge di Stabilità di quest’anno, la Regione Siciliana ha deciso che stanzierà 5 milioni di euro per la restaurazione e l’ammodernamento delle sale cinematografiche presenti sul territorio regionale. È questo il contenuto dell’articolo 101 che integrerà le somme già previste dai fondi del Programma Operativo Complementare (POC) per il 2014/2020. Lo stanziamento verrà gestito dall’assessorato regionale ai Beni culturali.

Lo scorso novembre, il governo Musumeci aveva già messo a bando 5 milioni da destinare alla riqualificazione delle sale, finanziamenti che si sono aggiunti ai contributi annunciati oggi. «È un lavoro importante svolto dal Parlamento regionale, che ha l’obiettivo di valorizzare ulteriormente le sale cinematografiche, alcune di grande pregio storico-artistico – ha dichiarato l’assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana, Alberto Samonà – mostrando attenzione nei confronti dei Comuni e vicinanza al mondo della cultura e dello spettacolo, che sta pagando conseguenze economiche pesanti a causa della pandemia».

Quando riapriranno le sale cinematografiche

La riapertura di cinema e teatri in tutta Italia era stata programmata dal governo per il 27 marzo nelle zone gialle, con la capienza al 25% e i posti preassegnati, com’era già avvenuto durante la passata stagione estiva. Dal momento che le zone gialle sono state sospese fino al 30 aprile, è legittimo pensare che cinema e teatri torneranno aperti da maggio in poi.

Gli stessi esercenti delle sale erano consapevoli di un eventuale ritardo nelle riaperture. Ecco cosa ha detto Umberto Parlagreco (Cinema Iris Messina), intervistato da Normanno qualche settimana fa: «L’Anec, Associazione Nazionale Esercenti Cinema, ha comunicato che potremmo aprire gradualmente in primavera e a regime da settembre. C’è però un problema di organizzazione del sistema cinema, perché se domani ci dicono di aprire noi non abbiamo film. Abbiamo bisogno di almeno un mese di anticipo per poter avere i film e proporre un’offerta culturale».

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