L’emergenza coronavirus blocca l’apertura della stagione balneare 2020 in Sicilia, pensata per l’1 maggio e sospesa dalla Regione. Decisione, questa, che potrebbe causare non pochi disagi alle strutture balneari. Intanto, l’assessore regionale al Territorio Toto Cordaro sta lavorando al possibile esonero dei canoni demaniali per i gestori di lidi e attività analoghe.
La tanta agognata estate, potrebbe essere compromessa – per tutti i lavoratori del settore – dalle misure di conteminento previste dal Decreto della Presidenza dei Consigli per diminuire il contagio e tornare presto alla normalità.
Il settore balneare/turistico potrebbe però subire una battuta d’arresto e non partire – come previsto – il primo maggio.
Stessa spiaggia, stesso mare
La fine della quarantena – il prossimo 13 aprile – potrebbe essere prorogata ulteriormente. Va da sé che molte riaperture previste a maggio, come le strutture balneari e turistiche potrebbero ritardare la riapertura. Lo annuncia la Regione Sicilia in una nota ufficiale.
«Non sappiamo ancora – afferma l’assessore al Territorio Toto Cordaro – se la stagione balneare risulterà completamente compromessa ma, in ogni caso, l’esonero dal pagamento dei canoni demaniali potrà contribuire ad agevolare la ripresa economica delle attività turistico-balneari. Un settore che, al pari di tantissimi altri, inevitabilmente subirà un forte contraccolpo da ciò che stiamo vivendo».
Nessuno si salva da solo
Insieme all’esonero per l’anno 2020 del pagamento dei canoni delle concessioni demaniali marittime, previsto da una delle norme inserite nella nuova finanziaria d’emergenza che il governatore Musumeci sta mettendo a punto. I professionisti del settore – settore di vitale importanza per l’Isola – non verranno lasciati soli. Ad assicurarlo Cordaro che aggiunge; «nessuno, comunque, sarà abbandonato e, se necessario, studieremo nuove e più importanti misure di sostegno».
Quante strutture balneari ci sono in Sicilia?
Il mare per i Siciliani è indispensabile, non solo perché è fonte di energia e di rigenerazione, ma perché rappresenta una delle maggiori attrazioni per chi viene da fuori.
Le attività delle strutture balneari – turistiche in Sicilia negli ultimi anni sono aumentate (+183) secondo il report di Union Camere del 2019. Nel 2018 l’Isola contava circa 3 mila titolari di concessione con 9 mila addetti alle strutture balneari.
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