Sanità. Nuove assunzioni ma rimane blocco precari. Tagli inevitabili a reparti e strutture

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Pronto il piano di riordino della rete delle emergenze,che consentirebbe lo sblocco immediato di una parte delle promesse assunzioni nella Sanità siciliana attraverso lo scorrimento delle graduatorie in vigore fino al 31 dicembre di quest’anno; per i precari tempi lunghi per l’espletamento delle procedure concorsuali, dunque i tempi tecnici per l’immissione in servizio non sono compatibili con le scadenze di fino anno; inevitabili i tagli di strutture e Reparti, visto che la normativa nazionale in materia è molto rigida e, nonostante il tentativo di mediare da parte dell’assessorato regionale alla Salute, è certo che molte strutture al di sotto degli standard quantitativi e qualitativi previsti dal DM 70 saranno chiuse.

C’è il dolce e l’amaro in quanto emerso dall’incontro avvenuto ieri al Palermo, tra l’assessore alla Salute, Baldo Gucciardi e la delegazione guidata dal Segretario Regionale CIMO, G. Riccardo Spampinato, la rappresentanza FESMED e da medici precari provenienti da varie province siciliane.

Un incontro avvenuto a margine del sit-in che si è svolto all’esterno dell’assessorato, che ha radunato un centinaio di camici bianchi tra sindacalisti e medici precari siciliani in piazza Ottavio Ziino a Palermo.

Durante il colloquio, Gucciardi ha assicurato ai sindacalisti di Cimo e Fesmed che il Piano di riordino della Rete delle emergenze è già pronto e che probabilmente già la settimana prossima tutto le OO.SS. saranno convocate per averlo illustrato.

L’Assessore si è detto disponibile a recepire eventuali osservazioni e proposte di modifica di parte sindacale ma anche tenuto a precisare l’importanza dell’adozione del Piano, avente come obiettivo le assunzioni attraverso lo scorrimento delle graduatorie in vigore fino al 31 dicembre 2016. Un ulteriore slittamento di tali graduatorie, nella malaugurata ipotesi di una bocciatura del Piano di riordino, dipenderebbe solo dal Parlamento Italiano ed è assai probabile, a detta dell’assessore Gucciardi, perché alla vicenda risultano interessate almeno altre 12 Regioni italiane, oltre alla Sicilia.

Per quanto riguarda invece i precari non rientranti in tali graduatorie, il blocco è dato dai tempi di espletamento delle procedure concorsuali e tecniche per l’immissione in servizio, le cui scadenze sono fissate a fine anno

L’Assessore si è pertanto impegnato, su precisa richiesta della CIMO, alla proroga degli incarichi a tempo determinato, per quei medici che ricoprono incarichi su posti vacanti. L’iter dell’esame della Rete Ospedaliera prevede dopo il passaggio sindacale, l’esame da parte della VI Commissione all’Assemblea Regionale e il confronto con la Conferenza dei Sindaci.

I timori maggiori sembra derivare proprio dai territori che subiranno i tagli imposti a strutture e reparti, non rispondenti agli standard qualitativi e quantitativi, dalla normativa nazionale.

Cimo e Fesmed fanno sapere di avere assicurato a Gucciardi un confronto sereno e la disponibilità a sottoscrivere il Piano di riordino della Rete delle Emergenze “purché ci sia in futuro -scrivono in un comunicato – la possibilità di apportare correttivi qualora si ritengano necessari e a condizione che l’approvazione dello stesso conduca in tempi rapidi allo sblocco delle graduatorie vigenti, all’espletamento delle procedure concorsuali per la stabilizzazione dei precari e infine alle tanto attese mobilità.
La disponibilità mostrata oggi dall’Assessore viene presa come un primo positivo segnale da parte di Cimo e Fesmed che, col consueto senso di responsabilità, si sono dichiarati disponibili al confronto e alla collaborazione, senza tuttavia rilasciare a nessuno deleghe in bianco. Gli impegni assunti vanno rispettati, le promesse vanno mantenute.
In caso contrario la battaglia sindacale culminata nel Sit In di oggi riprenderà con maggior vigore, non escludendo la possibilità della proclamazione di uno sciopero.”

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