Quattro tra medici e biologi del Policlinico di Messina scrivono al Miur, alla Corte dei Conti, alla Regione, alla commissione regionale alla Sanità,alla Commissiona nazionale Antimafia, contro la decisione del direttore generale Marco Restuccia, che nel giugno dello scorso anno ha annullato la promozione di 6 dirigenti medici: a detta di Restuccia sarebbero stati promossi a quel ruolo senza aver partecipato a concorso e senza titoli.
Così facendo, Restuccia avrebbe anche annullato i provvedimenti adottati dai suoi predecessori: due nel dicembre 2004, tre nel gennaio 2006 e uno nel marzo successivo.
Successivamente, mesi dopo, lo stesso direttore generale ha retrocesso, per identica causale, anche 5 dirigenti biologi.
Da qui il ricorso al Tribunale del Lavoro da parte di alcuni dei demansionati e, oggi, la lettera aperta inoltrata da 4 tra loro. Si tratta dei dottori Pietro Sciglitano e Antonino Manfrè, cui è stata annullata la promozione a dirigente medico, e dei dottori Paolo Todaro e Daniele Maisano, cui è stata annullata la promozione da dirigente biologo.
A detta dei firmatari appare palese che la riduzione del personale sia stata resa necessaria dalla riduzione dei posti letto e pertanto ” per offrire un quadro di perfetto funzionamento amministrativo, si poneva la necessità di ‘eliminare’ alcune figure di troppo”.
Inoltre, la diversità dei giudizi espressi dai magistrati della sezione Lavoro, su posizione identiche di chi ad essi aveva inoltrato ricorso ( accolto per uno e rigettato per un altro) – sostengono i quattro firmatari- va certamente attenzionata dagli organi competenti destinatari della denuncia.
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