Circa 71 milioni di euro per il potenziamento delle strutture e degli impianti del Policlinico Universitario nel prossimo biennio. Ecco il programma presentato questa mattina alla Presenza del Rettore, Pietro Navarra, il commissario straordinario del Policlinico, Giuseppe Laganga, mentre l’sopite d’onore è stato il Sottosegretario alla Salute, Davide Faraone.
Un piano di investimenti (2016-2018) per potenziare il capitale umano, infrastrutturale e tecnologico finalizzato al rafforzamento della sanità universitaria a Messina. Per il biennio 2017/18 gli investimenti riguarderanno le strutture e gli impianti, la Diagnostica radiologica, la Radioterapia e la Medicina nucleare, il Settore chirurgico e la Diagnostica e la Medicina. In particolare alcuni interventi riguarderanno il miglioramento degli standard qualitativi del Pronto Soccorso Generale, l’avvio del Progetto Autismo 0-90, l’ampliamento dell’offerta per patologie neuromuscolari- Progetto Nemo Sud ed il completamento della ristrutturazione del Padiglione C.
“Sono grato all’onorevole Faraone – ha esordito il Rettore – per la sua presenza, e non solo per quella di oggi in veste di Sottosegretario alla Salute, ma anche per quello che ha fatto in precedenza per l’Ateneo peloritano come Sottosegretario al MIUR. Nel corso della cerimonia di inaugurazione di quest’Anno Accademico, avevo detto che sarebbe stato un anno importante per il Policlinico perché si sarebbe dato inizio ad una serie di interventi a favore del personale e delle strutture. Se oggi siamo a questo punto lo dobbiamo al fatto che negli anni precedenti abbiamo gettato le basi. Una parte degli investimenti, come è noto, è già stata avviata nel 2016 ed il resto lo sarà a breve, questo non può essere altro che il risultato di scelte condivise. Per trovare un investimento di questa portata a favore del Policlinico, occorre andare indietro nel tempo di tantissimi anni”.
“Gli investimenti realizzati e la programmazione rappresentata – ha detto il Commissario Laganga – sono stati possibili grazie ad una forte sinergia tra l’AOU e l’Università e alla condivisione da parte del’ Assessorato regionale alla Salute. Nei prossimi giorni verrà dato un ampio dettaglio sui singoli investimenti, suddivisi per DAI e per UOC, anche se i direttori delle varie Unità operative sono stati già coinvolti nelle scelte strategiche effettuate. In tal modo, abbiamo confermato il nostro principio: i primi protagonisti sono gli operatori sanitari e le scelte vanno condivise e non calate dall’alto.
Voglio ringraziare il sottosegretario di Stato on. Faraone per l’opportunità che ci dà oggi nell’illustrare davanti a lui il nostro piano di potenziamento, il Magnifico Rettore e l’Assessore regionale alla Salute per la fiducia e l’onore che mi sono stati dati nel continuare il lavoro iniziato dalla precedente direzione aziendale e concludere la redazione di questo progetto. Un piano che ha le base solide della condivisione e della copertura finanziaria e che, grazie a ciò, prescinde dalla presenza di chi attualmente rappresenta questo azienda”.
Il piano di investimenti, per una complessiva somma di 71 milioni di euro, grava per circa 24 milioni sul Bilancio universitario, per 12 milioni sul bilancio AOU, per 20 milioni sul Bilancio dell’AOU a valenza pluriennale e per oltre 14 milioni su finanziamenti esterni.
Gli investimenti nel corso del 2016 hanno già riguardato, tra l’altro, la realizzazione della Centrale di sterilizzazione, l’acquisto del robot Da Vinci e l’accorpamento del Dipartimento Materno- Infantile
“Oggi sono state dette parole importanti – ha detto l’onorevole Faraone – perché al Mezzogiorno non mancano più le risorse, ma i progetti su cui investire e qui, ora, ne sono stati presentati molti. Dobbiamo far sì che le eccellenze si moltiplichino e che non restino delle oasi, tuttavia è anche importante che le nostre eccellenze siano al livello di quelle del resto del Paese”.
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