Detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, lesioni personali aggravate, questi i reati che hanno portato all’arresto di Alessandro Corsi, 33 anni, di Milazzo, cui i Carabinieri della Compagnia di Milazzo hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Barcellona.
L’arresto è l’epilogo di indagini scattate qualche mese fa, quando i militari della Stazione Carabinieri di San Filippo del Mela le avviarono a seguito del ritrovamento di un borsone, avvenuto il 20 febbraio scorso, all’interno di un rudere, nella frazione Cattafi dello stesso Comune. Fu scoperto, occultato in un congelatore in disuso, un borsone contenente 1 kg di Marijuana e 33 cartucce calibro 22.
Scattarono perquisizioni, sopralluoghi e furono raccolte sommarie testimonianze. Da qui venne fuori un ulteriore episodio: la stessa notte del rinvenimento, negli uffici della caserma, si era presentatao un govane per denunciare una violenta aggressione subita.
I militari dell’Arma collegarono i due episodi e ricostruirono l’accaduto. Il giovane, era stato picchiato con una spranga di ferro che gli aveva cagionato un lieve trauma cranico, ma in corso di denuncia aveva dato una giustificazione che non convinse gli investigatori, che da subito strinsero il cerchio attorno a un altro ragazzo, Alessandro Corsi.
Proprio lui, nella ricostruzione dell’accusa, avrebbe affidato lo zaino al giovane aggredito, che sconoscendone il contenuto lo ripose nel rudere.
Da qui, l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa ieri dal Gip, richiesta dal sosituto procuratore di Barcellona,
Matteo De Micheli.
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