Erano due adolescenti quando Rino Zurzolo e Pino Daniele si incontrarono. Due scugnizzi, come si usa dire a Napoli. Era il ’74 e lui, Pino, frequentava “ragioneria” al Diaz di Napoli, Rino invece studiava al conservatorio. Si vedevano dopo la scuola, in un garage, per fare la cosa che amavano di più: suonare.
In attesa del “Tributo a Pino Daniele”, che si terrà martedì prossimo, 24 gennaio, al Teatro Vittorio Emanuele, Rino Zurzolo, il contrabbassista napoletano, amico e storico partner musicale del cantautore partenopeo, si racconta a Normanno.
“Ci incontravamo ogni giorno nel garage di Rosario Jermano dopo la scuola. Lì è nato il gruppo dei ‘Batracomiomachia’ – ci confida Zurzolo – la prima palestra musicale in cui ci siamo misurati. All’inizio eravamo un trio, poi si sono uniti anche Paolo Raffone ed Enzo Avitabile. Cercavamo solo di fare la nostra musica, in un modo che sentivamo nostro, in un modo che ci rappresentasse”.
Come è avvenuto il passaggio da “adolescenti che suonano in un garage” a “professionisti della musica”?
“Il passaggio è avvenuto in modo molto naturale, quando abbiamo cominciato a partecipare ad alcuni festival per emergenti sia a Napoli che a Roma. Da quel momento abbiamo deciso di provare a scrivere dei brani nostri, in napoletano e proprio a casa mia sono nati l’album Terra mia e Napul’è”.
Allora erano solo dei ragazzi, e non avrebbero mai potuto immaginare che, quelli scritti solo per puro divertimento e sana passione per la musica, sarebbero diventati capolavori destinati all’immortalità:
“Pino presentò questi pezzi alla casa discografica ‘Emi’, ma non voleva cantarli, non si sentiva un cantante, poi lo convinsero. La sua voce era un marchio di fabbrica, diventava un tutt’uno con la melodia. Così iniziò la storia di Pino Daniele, la nostra storia”.
Rino Zurzolo, seguì Pino Daniele fino alla prima metà degli ani ’80, per poi ritrovarlo professionalmente nel 2001, collaborando al disco “Medina”, ma il loro rapporto umano non si è mai interrotto:
“Siamo state due persone che avevano lo stesso modo di intendere la musica, per cui tra noi c’è stato un continuo confronto e la nostra amicizia è durata fino alla fine, accomunati dalla grande passione e dall’allegria dei nostri momenti insieme a suonare. Il divertimento è stato il filo conduttore di tutta la nostra storia umana e professionale. Ho scelto di venire a Messina per un tributo a Pino, perchè il progetto è serio e costruito con amore. Questo è fondamentale, perchè di omaggi a Daniele ce ne sono tanti, ma non tutti sono mossi dalla passione per questo grande musicista e grande uomo”.
Indicato come il miglior contrabbassista italiano, Zurzolo sarà a Messina martedì sera sul palco del Teatro Vittorio Emanuele, per il “Tributo a Pino Daniele”, in cui, a due anni dalla scomparsa dell’artista napoletano, verranno ripercorse le tappe musicali più importanti della sua carriera. Oltre a Zurzolo, si esibiranno anche Tony Esposito, storico percussionista, ed Ernesto Vitolo, tastierista, entrambi legati professionalmente a Daniele.
Ma non saranno i soli a contribuire a rendere omaggio a Pino Daniele: ci saranno anche la band messinese dei “Bonumusai” e Nuvio, che nel corso della serata-evento proporranno i brani più amati del cantautore.
Tante le “anime” della manifestazione, che sarà condotta dai giornalisti Emilio Pintaldi e Loredana Bruno. In testa la solidarietà, abbinata alla pittura di Pietro Mantilla. L’artista messinese, infatti, ha deciso di realizzare e donare cinque sue opere inedite, una delle quali sarà realizzata proprio sul palco durante l’evento. I quadri, la sera del 24 gennaio, saranno esposti nella hall del teatro e il pubblico potrà acquistarli. Il ricavato della vendita sarà interamente devoluto alla Caritas diocesana di Messina e a “Casa Noemi” di Faro Superiore, gestita dalle suore delle Figlie del divino zelo, e serviranno per l’acquisto di sacchi a pelo termici per i senza tetto.
Altri eventi collaterali allo spettacolo, che avrà inizio alle 21.00, saranno la galleria fotografica di Enrico Di Giacomo, che ha immortalato alcuni dei concerti più importanti di Pino Daniele, e una mostra legata ad oggetti oggetti rari e talvolta unici, che ricordano il cantautore partenopeo. Infine ci sarà posto anche per la poesia: l’evento sarà arricchito dal contributo del poeta Giovanni Malambrì, che ha scritto alcuni versi in omaggio a Pino Daniele, che verranno recitati sul palco sulle note di “Napul’è”.
Marika Micalizzi
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