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Tram senza aria condizionata, l’autista ha un malore e blocca la corsa. Atm lo contesta

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Nei giorni scorsi un dipendente Atm ha accusato un lieve malore mentre era alla guida del tram. Sul mezzo, infatti, non funzionava l’aria condizionata e l’eccessiva calura creatasi all’interno della cabina non ha consentito al conducente di continuare la corsa. La vicenda era stata segnalata dal sindacato Orsa che aveva puntato il dito contro i turni previsti dal direttore generale Giovanni Foti per il periodo estivo, sottolineando inoltre i disservizi creati a viaggiatori e personale viaggiante, dai guasti all’impianto di climatizzazione di alcuni bus e tram.

L’Atm è però intervenuta contestando al conducente la mancata effettuazione del servizio che ha causato la soppressione di due corse, considerando il malfunzionamento dell’aria condizionata come “guasto non bloccante”. Il dipendente è stato invitato a presentare formale giustificazione o a richiedere un incontro in presenza di un rappresentante legale o sindacale.

Un provvedimento che il sindacato Orsa ritiene illegittimo, denunciando l’accaduto a Ispettorato del Lavoro e Asp. “Siamo costretti a chiedere l’intervento degli Organi di Vigilanza in indirizzo per la tutela dei propri associati impiegati nella conduzione dei tram e dei bus. L’azienda, impegnatissima a dimostrare a tutti i costi un miglioramento del servizio rispetto alle precedenti gestioni, usa il pugno di ferro nei confronti dei conducenti che denunciano scarsi livelli di sicurezza nel luogo di lavoro. La tendenziosa azione coercitiva della direzione aziendale pone giornalmente i lavoratori nella condizione di dover scegliere fra il garantire confort e sicurezza a se stessi e all’utenza oppure far finta di nulla per non incorrere nella recidività delle sanzioni disciplinari che prevedono anche il licenziamento”.

“Si ritiene opportuno precisare – continua il sindacato –  che Tram e Bus in servizio a Messina sono omologati con l’obbligo dell’impianto di climatizzazione perché negli stessi non è prevista l’opzione di ventilazione naturale che, fra l’altro, è da tempo considerata dannosa per le sostanze inquinanti aero-disperse con relative ricadute negative per gli effetti sulla salute. L’azione sanzionatoria che l’azienda porta avanti, oltre a essere snobbante del diritto alla sicurezza, si pone in violazione del Decreto legislativo 81/2008 che contiene una serie di disposizioni qualitative con riferimenti a molte quantità (temperatura, umidità, velocità dell’aria, attività, soleggiamento) che un impianto di condizionamento soggetto a continui guasti non può garantire”.

“È chiaro l’intento del direttore Foti – precisa Mariano Massaro – di mettere in circolazione tanti mezzi anche a costo di far boccheggiare lavoratori e utenza per il caldo, col fine di dimostrare un’efficienza che in realtà si limita alla propaganda. I provvedimenti disciplinari giornalmente comminati ai lavoratori che reclamano sicurezza e comfort per i passeggeri di cui sono direttamente responsabili è un atto gravissimo che alla lunga costringerà gli autisti a rischiare la propria incolumità e quella dei trasportati per non incorrere nel licenziamento”.

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