Tenta di speronare l’auto dei Carabinieri e distrugge a testate un finestrino

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Ad attirare l’attenzione dei Carabinieri un’autovettura che percorreva la statale 114, nei pressi di Furci Siculo, compiendo manovre azzardare e pericoloso per gli altri veicoli in circolazione. I militati dell’Arma hanno intimato l’alt al conducente che ha dapprima tentato di speronare la Gazzella per iniziare la fuga. Gli agenti sono però riusciti a sbarrare la strada alla vettura impazzita, chiedendo aiuto ai colleghi delle stazioni di Letojanni e S.Alessio. Dall’auto sono scesi due uomini sotto gli effetti dell’alcool. Entrambi hanno inveito contro i Carabinieri. In particolare, il conducente, dopo aver ferito un militare, si è scagliato contro il finestrino dell’auto di servizio sbattendo  violentemente  la testa contro il finestrino dello sportello posteriore, distruggendolo.

Con fatica, gli agenti hanno sedato gli animi avviando una perquisizione. I militari dell’Arma hanno ritrovato a bordo dell’auto vari telefonini, tablet, diversi profumi sigillati, diversi paia di occhiali da sole e da vista, bottiglie di liquori, computer portatile di sicura provenienza furtiva. Inoltre è stata rinvenuta una borsa schermata che permette di non far suonare i sistemi antifurto posti nelle attività commerciali ed un attrezzo utilizzato per togliere l’anti-taccheggio ai prodotti asportati. Il conducente dell’auto è stato sorpreso invece con 0.50 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana.

I due uomini, dopo essersi rifiutati di sottoporsi ai test per verificare l’assunzione di alcool e droga, sono stati arrestati.

Sul posto è giunto il personale del 118 che ha visitato il conducente dell’auto, prestando le prime cure anche ad un carabiniere che a causa della colluttazione ha riportato un trauma distorsivo al polso sinistro.

A finire in manette Pridon Janashia, classe 74 e Gvantseladze Nika, classe 1989, due cittadini georgiani, pregiudicati, residenti a Reggio Calabria. I due dovranno rispondere di  resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate,  danneggiamento aggravato di beni dello stato, ricettazione. Entrambi sono stati deferiti in stato di libertà per violenza e oltraggio a pubblico ufficiale, possesso ingiustificato di chiavi alterate per eludere l’antitaccheggio, rifiuto di sottoporsi all’alcoltest, rifiuto di sottoporsi al drug test e guida senza patente. Gli arrestati ultimate le formalità di rito sono stati trattenuti  nelle camere di sicurezza della Stazione Carabinieri di Taormina in attesa di essere giudicati con rito direttissimo.

 

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