Stipendi non pagati, scatta la protesta dei dipendenti Sigma

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Sono in sciopero da oggi i lavoratori dei punti vendita Sigma della provincia di Messina. I dipendenti -precisano Filcams Cgil e Uiltucs Uil – protestano contro il mancato pagamento di alcune mensilità ed il mancato rispetto degli accordi precedentemente sottoscritti dal Gruppo Bonina e le Organizzazioni Sindacali in merito alla rateizzazione di somme dovute e non riscosse da parte dei lavoratori dipendenti del gruppo commerciale.

Dopo gli accordi sottoscritti da parte della Filcams CGIL e della Uiltucs UIL, poco più di un anno fa, al fine di salvaguardare l’azienda ed i relativi posti di lavoro il gruppo Bonina ha continuato ad avere un comportamento poco incline al rispetto dei contratti collettivi ed agli accordi sottoscritti con le OO.SS.

“Ormai la pazienza è finita – dichiarano Carmelo Garufi, Segretario Generale Filcams CGIL e Eliseo Gullotti, Segretario Generale Uiltucs UIL  – abbiamo aspettato più del dovuto al fine di salvaguardare la stabilità lavorativa del personale ma ormai non ci sono altre strade se non lo sciopero. L’azienda deve capire che non può giocare con la vita dei lavoratori.”

E’ più di un anno che la San Francesco srl, società unica del gruppo Bonina, che gestisce i punti vendita Sigma, non paga regolarmente i lavoratori. L’azienda, inoltre, sta provvedendo a mandare altro personale impegnato nei vari punti vendita nei supermercati dove il personale sta scioperando, violando il diritto allo sciopero sancito dalla Costituzione Italiana. Inoltre il gruppo Bonina ha avviato una politica di trasferimenti di alcuni dipendenti presso i punti vendita calabresi come azione ritorsiva nei confronti dei lavoratori che stanno scioperando.

“Tale comportamento è inaccettabile – sostengono Carmelo Garufi, Segretario Generale Filcams CGIL e Eliseo Gullotti, Segretario Generale Uiltucs UIL – i lavoratori esasperati hanno deciso di intraprendere queste azioni di lotta per difendere il loro sacrosanto diritto al salario. Questo comportamento aziendale è gravissimo e le organizzazioni sindacali non si sottrarranno a denunciarlo nelle sedi opportune. Tale condotta è passibile di violazione dell’art. 28 legge 300\70.”

Le segreterie Provinciali della Filcams CGIL e delle Uiltucs UIL annunciano che la protesta non si fermerà fino a quanto non saranno saldati gli stipendi arretrati dei dipendenti e che ogni azione ritorsiva nei confronti dei lavoratori sarà denunciata agli organi preposti.

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