Sicurezza A20 e A18. Minuti (Scuola Politica) contro Crocetta, Accorinti e il Cas

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Gianfranco Minuti, esponente di Scuola Politica, interviene per parlare della poca attenzione che, a sua detta, darebbero il presidente della Regione Crocetta, il sindaco Metropolitano Accorinti e gli esponenti del Cas alla sicurezza nelle autostrade A20 e A18.

“La denuncia inascoltata di tanti cittadini – scrive Minuti in un comunicato – che protestano per le condizioni dell’A/18 nella  riviera jonica, per la rovinosa situazione della A/20 nella zona tirrenica e lo scandaloso silenzio per la truffa del pedaggio , ”non dovuto”,  del casello autostradale di Messina- Orto Liuzzo (denominato impropriamente Villafranca) fa capire che, il Presidente della Regione Crocetta da un lato e il sindaco Metropolitano Accorinti dall’altro, sono sordi a qualunque istanza venga dal basso, proprio da quelle donne e quegli “uomini della strada” – o meglio dell’autostrada – che sono stanchi di essere presi in giro da una classe politica sempre più lontana dai Palazzi, parolai e inconcludenti.

Di anno in anno, viaggiare in Sicilia, in particolare in provincia di Messina, è diventato un pericolo costante, una minaccia per la vita e l’incolumità delle persone. Cosa accade nella A18, quella tratta con direzione ME-CT – all’altezza di Letojanni/ interrotta da circa un anno, a causa della frana che ha interamente coperto l’autostrada, cioè in quell’autostrada dove il Consorzio Autostrade Siciliane  ha impiegato quasi 100 milioni di euro, per lavori eseguiti o in corso di esecuzione.

Il G7 a Taormina, evento mondiale di primissima grandezza, è tra meno di 100 giorni. Dovremmo sperare sempre in grandi eventi perché si registri un briciolo di attenzione su problemi di grande impatto sulla nostra vita quotidiana. Ciononostante la classe politica è sorda e tale rimane a ogni istanza: tanto i Grandi del G7 atterreranno a Catania per andare a Taormina e ciò spiega il formicolìo improvviso di uomini e mezzi solo in quel tratto autostradale. Ma che importanza ha se l’Anas dice che i 182 chilometri della Messina-Palermo e i 77 della Messina-Catania sono le autostrade più malmesse d’Italia. Che importanza ha che la stessa Anas abbia rilevato, nelle nostre autostrade, quasi 500 ‘non conformità nelle infrastrutture autostradali siciliane’: buche, avvallamenti, gallerie non illuminate, guardrail da sostituire. Il che avrebbe dovuto impedire l’aumento del pedaggio in ragione del 2,5%: invece l’aumento c’è stato. La gente paga due volte: in tariffe e rischi.

Non chiediamo la luna che altrove c’è, come i ‘New Jersey’ – le barriere protettive di ultima generazione, più sicure dei tradizionali guard rail – ma che almeno si intervenga sui minimi requisiti di sicurezza. 

Purtroppo, in questi anni, il pedaggio è servito a pagare spese legali, ad acquistare una sede di rappresentanza a Roma, fare avanzare in carriera regionale i burocrati del Cas. Potremmo citare altre cose a cui il pedaggio e’ servito , ma certamente salta all’occhio che le nostre autostrade vedono sempre più frequentemente l’esposizione del cartello “Attenzione rallentamenti”. Nè Crocetta, né Accorinti, né gli amministratori del Cas hanno, fino ad ora, messo in campo le risorse e gli interventi necessari per mettere in sicurezza e riammodernare intere tratte, che sono indubbiamente tra le più pericolose d’Italia e d’Europa a fronte di un pedaggio che diventa insopportabile di fronte a disservizi che mettono a rischio gli utenti. Come diventano insopportabili i pedaggi riscossi illegittimamente ( come quello di Villafranca che in realtà ricade in territorio di Messina). E come sono intollerabili gli interventi per facilitare l’arrivo dei Grandi della Terra al G7 di Taormina. I Grandi per noi sono prima di tutto e di tutti i nostri cittadini della nostra terra. Poi tutti gli altri. Ma, vedrete, passerà il G7 e Crocetta, Accorinti e i vertici del Cas lasceranno le autostrade come sono”.

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