A seguito della mozione di sfiducia ad Accorinti, anche Salvo Versaci interviene a nome di Sicilia Futura: “Siamo davvero di fronte ad un bivio della politica messinese. Accorinti ha fallito sulla gestione tecnica (con qualche rara eccezione di singoli) e sulla capacità di unire attorno ad un progetto per ‘il bene comune’ i cittadini messinesi. Ha predicato amore e coesione sociale ed ha invece creato blocchi contrapposti e divisioni non più solo politiche ma anche personali. Serve un uomo nuovo, capace di imporre una svolta, un uomo che abbia molta esperienza ma non sia intriso di appartenenze politiche che lo possano far classificare di questa o quella parte. Le linee guida devono essere: capacità, professionalità e terzietà. Un uomo che conosca la politica ma che sia in grado di governarne i processi senza essere più di parte. Questo è il criterio che Sicilia Futura in modo imprescindibile vuole porre ad un tavolo di coalizione che si dovrà, a mio giudizio, istituire al più presto in Città tra le forze ‘sane’ di questo territorio ed in primis con il Partito Democratico. Un tavolo autonomo ed indipendente dalle vecchie logiche ‘di divisione dei pani e dei pesci’ regionali o peggio nazionali, con cui porsi in maniera nuova ed inattaccabile difronte ai messinesi (Orlando a Palermo ci insegna la necessità di cambiare l’approccio al sistema).Un tavolo che possa far comprendere bene come nessuno vuole o possa pensare per un attimo di poter restaurare antichi riti bizantini o peggio antichi sodalizi ai danni di Messina e delle sue già martoriate istituzioni. Questa per noi è la ‘road map’ del prima, durante e dopo sfiducia. Questi i valori e criteri che riteniamo, ribadisco, sono imprescindibili per poter chiudere una pessima esperienza e aprire una pagina che segni vera discontinuità, con una ‘nuova’ gestione di Messina. Noi faremo sino in fondo la nostra parte ed eserciteremo il nostro ruolo, conquistato in questi anni di duro lavoro tra la gente, proponendo per le primarie, strumento da noi, come sono certo dal Pd, ritenuto mezzo davvero determinante per una scelta chiara, trasparente e democratica che coinvolga il cuore disilluso anche della nostra gente, un nome di alto profilo ed a nostro giudizio capace di dare questo slancio e rispondere all’identikit prima tracciato. Siamo certi che sulle ‘regole del gioco’ saremo tutti d’accordo per dare a Messina una nuova grande dimensione di identità ed unità”.
(184)